Il consigliere comunale Rito Greco chiede di dibattere in consiglio comunale la questione villa Belvedere e i lavori di riqualificazione. Ecco cosa afferma in aula il consigliere Rito Greco: “Alla fine della seduta decideremo se sarà necessario trasmettere gli atti chi è sopra di noi e a chi sicuramente saprà accertare meglio di noi la verità rispetto a quello che è accaduto”
Sempre il consigliere Rito Greco dopo aver ascoltato il rup e il direttore dei lavori dichiara in aula: “Voglio capire se l’intervento previsto all’interno della villa Belvedere era di riqualificazione complessiva del giardino e quindi anche degli alberi come mai non è stata prevista una relazione che ci mettesse nelle condizioni di non dover affrontare dopo il problema che abbiamo avuto con gli alberi? Se alcuni alberi avevano delle carenze strutturali, se erano ammalati perché abbiamo dovuto aspettare che cadesse un ramo mettendo a repentaglio la vita delle persone che erano all’interno del giardino pubblico anziché sostituirli in fase di progettazione si doveva verificare anche a seguito della tromba d’aria?”
Continua quasi alla fine della seduta il consigliere Greco: “Come affermato dal consigliere Sorace a noi consiglieri comunali venne, ai tempi della riqualificazione, inibita la possibilità di entrare alla villa Belvedere. Il sindaco Nino Garozzo fece una circolare in cui si diceva che chi voleva… visitare i luoghi dei lavori doveva farlo attraverso l’autorizzazione dell’amministrazione e doveva essere accompagnato dal rup… Ho richiesto, quindi, una seduta straordinaria del consiglio comunale per fare luce in un anno e mezzo di buio… cioè dall’apertura della villa belvedere (senza collaudo) al momento in cui veniamo in possesso della relazione ufficiale… che è quella del collaudatore della villa che ci mette in condizione di capire cosa è accaduto… quali sono stati gli errori e i torti e di capire di chi sono stati gli errori. Uno in particolare è sotto accusa ed è la sovrintendenza di Catania… che impose alcune linee progettuali che oggi sono oggetto di contestazione e di rimozione di quelle scelte… e mi riferisco al ghiaietto, alla cabina, agli alberi… Io non so se il Comune possa richiedere il danno a questa signora che allora decise di comportarsi in una certa maniera…. Se lei signor sindaco verrà ritenuto domani responsabile delle sue azioni pagherà in prima persona quindi perché non rivalersi del danno causato al nostro giardino nei confronti della sovrintendenza? …. Tutto questo mi ha messo in condizione di capire che tutto sommato alla fine rimedieremo all’errore forse pagando anche qualche cosa che poi recupereremo con le somme che sono quelle della fideiussione e che entro breve tempo, spero, riavremo un giardino ammodernato nelle parti in cui doveva esserlo… Le risposte che questa sera abbiamo racimolato… tra i tanti che hanno cercato di arrampicarsi sugli specchi pur di darci una risposta doveva darle dall’organo che doveva difendere il Comune di Acireale… ed era il direttore dei lavori. Io non so se il Comune potrà rivalersi su questo soggetto ma credo che dovrebbe pensare anche a questo”.
