L’INTERVISTA
mAd: Incontriamo Maurizio Musumeci presidente dell’ANPI sez. di Acireale. Il 25 aprile ad Acireale è già nasce un’aspra polemica sull’eventuale scelta del cda della Fondazione del Carnevale di far sfilare i carri in fiore proprio il giorno della liberazione. Quale la posizione del presidente dell’ANPI di Acireale?
Maurizio Musumeci (presidente ANPI Acireale): “Per la questione 25 aprile non era necessaria proprio nessuna polemica, la festa della liberazione esiste da settant’anni, è una festa nazionale e ricordo che è la festa della liberazione dal nazifascismo e quindi la polemica non aveva modo di esistere. Se polemica c’è se ne deduce che è stata creata e non certo da noi. Il 25 aprile è una di quelle ricorrenze che ha una storia importante da raccontare ed un preciso motivo per cui esiste. La cosa che mi disturba, come cittadino, è che mi rendo conto della necessità e del bisogno di queste ricorrenze e di comprenderne fino in fondo il loro significato e valore e, quindi, le amministrazioni comunali dovrebbero essere le prime a trasmettere, specialmente ai giovani, cosa significa per la democrazia e per gli italiani il 25 aprile, certamente non è il carnevale ma ben altro”.
mAd: Se il 25 aprile vedremo scivolare la “festa dei fiori” come reagirà l’ANPI?
Maurizio Musumeci (presidente ANPI Acireale): “Sicuramente non faremo la rivoluzione e siamo sbalorditi leggere nei social che c’è ancora gente che ribadisce tesi che sono state sconfitte dalla storia, noi dell’ANPI di Acireale abbiamo sempre partecipato alla manifestazione che si è tenuta e si tiene a Catania, ma per il prossimo 25 aprile abbiamo ferma l’intenzione di far vivere anche ad Acireale questa fondamentale ricorrenza. Sicuramente l’ANPI di Acireale organizzerà un evento che avrà strettissima attinenza con il 25 aprile e non certo con il carnevale”.
