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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Elezioni amministrative, il dibattito si sposta sulle “liste” dei candidati

ACIREALE – Il dibattito infuria ma non sulla qualità dei contenuti nei programmi dei candidati sindaco ma sulla composizione delle liste. Non si è ancora spenta la polemica sulla lista di Viviamo Acireale (riconducibile al deputato PD Luca Sammartino e che accoglie al suo interno il portavoce di Forza Italia Barbagallo e il GD Gerbino) che subito un’altra schrmaglia irrompe nel dibattito/confronto che si è tenuto ieri (19/05/2018) al Cine Margherita di Acireale.

La candidata sindaco Giusi Brischetto afferma che bisogna cambiare i personaggi che stanno dietro le candidature di alcuni aspiranti sindaco e afferma di riconoscere candidati consiglieri di area “dagostiniana, lombardiana, catanosiana e firrarelliana”. Non ci sta il candidato sindaco Michele Di Re che stizzito risponde che lui stima i suoi candidati e la candidata in oggetto e afferma: “Siete legati a vecchi schemi, avete liste povere, liste veramente scadenti”.

Al dibattito sulla composizione delle liste interviene il candidato sindaco Stefano Alì che in una nota afferma: “Credo il candidato sindaco acchiappa tutto abbia commesso un errore gravissimo nella scelta dei componenti delle sue liste e di conseguenza nel giudizio che esprime su quelle degli altri candidati sindaci. La sua valutazione è basata sul consenso raccolto dai candidati, dimenticando come il consenso viene raccolto ad Acireale e quale è stato il risultato nel tempo”. 

Infuria il dibattito intorno alla composizione delle liste e le modalità di raccolta del consenso. L’effetto “trascinamento” dovuto dalla legge elettorale certamente da un vantaggio a chi ha coalizioni numerose, resta il solito “refrain” quanto è sufficiente vincere e quanto è possibile governare con “ammucchiate” ritrovatesi al tavolo imbandito?

(mAd)

 

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