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Carnevale di Acireale, ecco perchè il sindaco Alì deve dimettersi

ACIREALE (1.dic. 2018) Conferenza stampa all’antisala consiliare, intervento del sindaco di Acireale Stefano Alì. (memento)

Riportiamo il breve intervento del sindaco di Acireale Stefano Alì: “Buongiorno e benvenuti, intanto devo ringraziare la fondazione per l’ottimo lavoro che ha fatto perché sicuramente solo in tre mesi dal loro insediamento sono riusciti a sfornare un programma così ampio ed hanno attivato una modifica così significativa all’organizzazione del carnevale è di questo sicuramente gli va dato atto. Io credo… spero che la nostra città si unisca in questo percorso, in questo carnevale diverso. E’ una sfida, una sfida che questa amministrazione ha abbracciato ed è l’amministrazione che se ne prenderà eventualmente qualsiasi responsabilità.  Però, questo qui, se è un successo sarà un successo della città, quindi io spero che oggi… con coraggio si è fatta questa scelta: può essere giusta, può essere sbagliata ma è stata fatta. A questo punto la città si dovrebbe unire in questa scelta per farne una ragione di coesione, di comunità. A giochi fatti… a fine del… del carnevale vedremo i risultati e saranno risultati di cui risponderà l’amministrazione se ci saranno problemi ma di cui godrà tutta la città non l’amministrazione se invece andrà bene, quindi spero che…. ormai la scelta è fatta che finiscano le polemiche e le discussioni, questo è il carnevale e la città si deve unire su questo carnevale”. (Sabato 1 dicembre 2018)

E’ necessario comprendere alcuni passaggi pronunciati dal sindaco Alì in quella conferenza stampa di presentazione del carnevale di Acireale dell’edizione 2019.  Il primo passaggio si riferisce “all’ottimo lavoro della fondazione “ che, secondo il sindaco, “sono riusciti a sfornare un programma così ampio…”. E’ un momento del breve discorso del sindaco che chiarisce definitivamente l’adesione totale da parte dell’amministrazione alla nuova formula del carnevale voluta dal cda a guida Fazzio. Non solo la condivisione del ticket a pagamento ma anche viene condivisa la scelta di aver sfornato “un programma così ampio…”.  Dopo la manifestazione esattamente il 26 settembre 2019 il sindaco affermerà l’esatto opposto. Dirà che le entrate sono state significativamente precise ma si è sbagliato a contabilizzare le uscite. Ovviamente tra le uscite non possiamo non includere le spese per gli spettacoli quelli che sono stati indicati come “un programma così ampio…”. Quindi condivisione di ogni scelta: dal ticket alla programmazione nel suo complesso.

Un altro passaggio discutibile ma di minore rilievo è quello relativo alla presunzione di credere che una città unita si misuri con l’adesione e il convincimento fideistico di una scelta “carnevalesca”. Non è questo il parametro per misurare la bontà di una comunità, gli indici sono ben altri.

Adesso andiamo al passaggio più importante in chiave politica. “E’ una sfida, una sfida che questa amministrazione ha abbracciato ed è l’amministrazione che se ne prenderà eventualmente qualsiasi responsabilità”.  Il sindaco riafferma la condivisione integrale del nuovo format del carnevale e dichiara che l’amministrazione sarà responsabile se le sfida sarà persa.

Ancora. Alì: “A giochi fatti, a fine del carnevale vedremo i risultati e saranno risultati di cui risponderà l’amministrazione se ci saranno problemi…”.  Come ne ha risposto l’amministrazione? In politica le risposte che si possono dare davanti a questa affermazione sono chiare. I problemi ci sono stati (il deficit più clamoroso nella storia del carnevale acese) e l’amministrazione si è preoccupata di cosa? Possiamo affermare di nulla. Non si è presa alcuna responsabilità politica, al contrario hanno ricevuto le dimissioni del cda della fondazione del carnevale e nient’altro.

Ora è chiaro che se il sindaco ha affermato “… vedremo i risultati e saranno risultati di cui risponderà l’amministrazione se ci saranno problemi…” dovrebbe mantenere quanto sostenuto in conferenza stampa alla presenza di tutti i media locali e non solo. Il sindaco Alì, per sua stessa affermazione, deve prendersi le responsabilità insieme alla sua giunta (l’amministrazione) insieme ai consiglieri di maggioranza che hanno condiviso il format proposto dal cda della fondazione del carnevale. In questa situazione prendersi le responsabilità significa solo due cose: coprire il deficit con soldi propri e dimettersi. Basterebbero anche solo le dimissioni per dare un significato al concetto di “prendersi le responsabilità”.

Davanti a questo scenario il sindaco cosa ha fatto? Ha dimesso (sostanzialmente anche se non formalmente) il cda della fondazione del carnevale e nient’altro. Non sembra proprio che l’amministrazione abbia pagato alcun prezzo politico e non sembra neanche che il sindaco insieme alla sua giunta e i suoi consiglieri di maggioranza avendo condiviso il format abbiano ancora chiesto scusa agli acesi.

Il sindaco Alì deve prendersi le responsabilità dimettendosi. Questa è la politica e le parole sono importanti anche se la memoria di tanti è corta e ogni cosa viene seppellita dal caos e dall’assenza di ogni rudimento di grammatica politica. Noi lo scriviamo, lo diciamo perché l’informazione indipendente è in quella zona felice del campo e della vita che permette di essere onesti intellettualmente e vigili e scrupolosi nelle analisi.

Alì deve dimettersi per sua stessa ammissione.

L’intervento del sindaco in conferenza stampa

(mAd) #fancity

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