Vivibilità, decisioni e carnevale. Abbiamo sentito l’on. Nicola D’Agostino
L’INTERVISTA
mAd: On. D’Agostino torna ad Acireale un tema che ci portiamo dietro dal lontano 2005. Dopo la chiusura di piazza Duomo al traffico veicolare voluta dall’amministrazione Barbagallo il sindaco Alì, come primo atto della sua sindacatura, ha riaperto il Duomo al traffico veicolare privato. Ma qualcosa è accaduto in consiglio comunale con la mozione che chiede la chiusura immediata della piazza che ha visto prima firmataria Angela Marino. Come giudica il sussulto a favore della vivibilità dei firmatari della mozione?
On. Nicola D’Agostino: “Doriana Zappala, Roberta Cundari, Angela Marino, Sabrina Renna, Martino Florio e Giuseppe D’Angelo hanno finalmente riaperto il tema della vivibilità di e ad Acireale con una proposta semplice, coerente ma anche diretta: isola pedonale e ZTL in centro. Al netto dei distinguo, apprezzo il loro coraggio. Il consiglio ha invece dimostrato di essere conformista e conservatore”.
mAd: Dopo sedici mesi
di amministrazione Alì, secondo la sua opinione, la città in termini di
vivibilità è avanzata o ci ritroviamo ancora a dover muovere i primi passi?
On. Nicola D’Agostino: “È risaputo che
questa amministrazione comunale, nonostante sia eletta con voti e programma del
M5S, appena insediata ha eliminato l’isola pedonale permanente, eliminato la
ZTL permanente, eliminato la pista ciclabile permanente, eliminato la sbarra a
piazza Cappuccini. Le nostre scelte vennero gradite dalla stragrande maggioranza
dei cittadini acesi, oggi, invece, si fanno prevalere gli interessi di
minoranze egoiste. Scommetto che alle prossime elezioni i sostenitori del
passato, M5S in testa, saranno sconfitti”.
mAd: Prima della
sindacatura Alì piazza Duomo era stata chiusa al traffico veicolare, il sindaco
non poteva ripartire da quel dato per imprimere ulteriore accelerazione alla
vivibilità e alla viabilità leggera?
On. Nicola D’Agostino: “Aveva bisogno di
marcare la discontinuità con la precedente amministrazione Barbagallo,
certamente più progressista, per due ragioni:
Invidia politica e “cambiali da pagare”.
L’invidia è una brutta cosa: stanno perdendo finanziamenti in
continuazione e le cambiali sono tante e con troppi stakeholders”.
mAd:Perché un sindaco che viene dall’area progressista ha deciso di assecondare scelte che appaiono di chiara matrice conservatrice?
On. Nicola D’Agostino: “L’abbraccio mortale con la parte più conservatrice della città li ha portati alla soluzione più “acitana” possibile: non un compromesso, ma una totale sottomissione a pochi, non solo commercianti, che vogliono Acireale così come era 50 anni fa. Solo che ora siamo in un’altra era e non tutto era giusto già a quei tempi”.
mAd: La vicenda
carnevale sembra che potrà approdare tra i fascicoli della Corte dei Conti. Il
sindaco Alì con la sua modalità di concedere “ampia delega” non rischia di
trovarsi a gestire situazioni complicate?
On. Nicola D’Agostino: “Ma siamo sicuri che tutte le decisioni siano
prese in autonomia? A me pare di assistere ad un completo processo di delega
delle competenze più importanti. Il cedimento sul programma del Carnevale ne è
un esempio, c’è davvero molta confusione. Ed è imbarazzante avere commesso due
errori così gravi nello stesso istante: prima annunciare e poi rettificare. I
debiti prodotti del carnevale pare che superino i 400.000€ solo per l’edizione
2019. Credo che molti dovrebbero chiedere scusa per le parole usate contro noi
che denunciavamo il malgoverno a 5 stelle. Ma so che i più mortificati sono gli
elettori ed i simpatizzanti del M5S acese che hanno avuto fiducia e sono stati
traditi”.
mAd: Perché il
cambiamento che gli elettori hanno affidato al sindaco Alì tarda ad arrivare e perché
è così difficile immettersi nella strada del progresso e dello sviluppo civico?
On. Nicola D’Agostino: “Praticamente oggi se chiedessimo quale è la
prospettiva per il futuro, ci risponderebbero con antichi ritornelli. In verità
i passi indietro sono evidenti, soprattutto rispetto a quei pochi e sofferti
che pure eravamo riusciti a far compiere ai cittadini accettando piccole ma a
volte significativi cambiamenti degli stili di vita. D’altra parte devono
essere giornate mortificanti se si deve chiedere il permesso a troppa gente
anche per andare a fare la pipì”.
mAd: Va detto che
anche durante l’amministrazione Barbagallo ci sono stati cittadini che vi hanno criticato per la
chiusura di piazza Duomo al traffico e per la ztl.
On. Nicola D’Agostino: “Ricordo una lite con una signora che si
lamentava del fatto che aveva difficoltà ad accompagnare il padre invalido in
Cattedrale con l’auto, nonostante avesse il pass. Ci rimproverava di complicare
la vita agli acesi con la ZTL. Immaginate oggi questa scena a Catania, una
città salvata dall’isola pedonale. Come sono state salvate e proiettate nel
presente Palermo, Siracusa, Noto, Agrigento, Cefalù. Acireale invece guarda
indietro”.
mAd: Il sindaco Alì afferma che si è dovuto occupare di raccogliere i cocci lasciati dalle precedenti amministrazioni. Quali cocci avete lasciato?
On. Nicola D’Agostino: “Fino ad oggi questa amministrazione ha goduto del buon lavoro svolto dalla precedente che aveva evitato il dissesto finanziario con la spending review ed il controllo dei flussi di cassa che avevano azzerato la scopertura con la banca (ben 14 milioni!). Ma fra un po’ i nodi al pettine arriveranno. Basta guardare alla raccolta differenziata che abbiamo lasciato al 65% partendo dal 2% in meno di due anni. La prima risposta fu quella di una città invasa dall’immondizia, poi il nostro amico Tano di Aci ha perso la battaglia. Oggi la città è più sporca, c’è più degrado, si avverte per strada, si vede. Le percentuali non crescono, forse addirittura calano. Ed il finanziamento dell’isola ecologica perduto”.
(mAd)