İstanbul escort bayan sivas escort samsun escort bayan sakarya escort Muğla escort Mersin escort Escort malatya Escort konya Kocaeli Escort Kayseri Escort izmir escort bayan hatay bayan escort antep Escort bayan eskişehir escort bayan erzurum escort bayan elazığ escort diyarbakır escort escort bayan Çanakkale Bursa Escort bayan Balıkesir escort aydın Escort Antalya Escort ankara bayan escort Adana Escort bayan

domenica, Maggio 5, 2024
Google search engine
HomeCronacaTerremoto di S. Stefano, su 1.500 case danneggiate presentati solo 6 progetti....

Terremoto di S. Stefano, su 1.500 case danneggiate presentati solo 6 progetti. Scalia: “Le domande ancora latitano”.

ACIREALE – Da quel 26 dicembre 2018 quando la terra ha tremato ancora non si vede la luce in fondo al tunnel. Sono 220 milioni di euro i fondi stanziati da Roma fino al 2023 e, secondo le proiezioni dei danni, mancano all’appello ancora ben 400 milioni di euro. I fondi a disposizione sono previste per la ricostruzione delle prime case ma restano fuori dal finanziamento che hanno perso l’attività o hanno dovuto delocalizzarla.

Ha dichiarato il commissario per la ricostruzione Salvatore Scalia a Gr Regione: “Le domande ancora latitano, i progetti ancora latitano, anche perché il coronavirus ha creato grandi problemi per gli ingegneri per presentare i progetti, per acquisire la documentazione”.

Va ricordato che lo stato di emergenza scadrà a fine anno ma il sisma bonus potrà dare una mano a chi deve sistemare le seconde case. La nota positiva è quella che riguarda lo stanziamento di 1 milione e 15mila euro per la costruzione di una nuova scuola nella frazione di Piano d’Api ed una nuova arteria viaria sempre per la frazione apese. Ancora un’altra scuola verrà demolita e ricostruita nella frazione di Cosentino.

L’attenzione adesso però è rivolta ai proprietari delle case danneggiate che devono fare presto con i loro tecnici a presentare le domande e i relativi progetti per la ricostruzione. Le ordinanze che indicano le modalità sono state già pubblicate da tempo ed è necessario che oltre ad altre risorse (almeno altri 400 milioni) possono arrivare anche un significativo numero di funzionari per smaltire le pratiche che arriveranno sui tavoli della burocrazia comunale.

Tanto è stato fatto ma ancora molto resta da fare. Dopo oltre due anni dal sisma è necessario e indispensabile che tutta la filiera lavori in sinergia per far si che la ricostruzione possa iniziare e non fermarsi se non prima le frazioni colpite riprendono la loro vita e ritornano a popolarsi.

(mAd)

RELATED ARTICLES
- Advertisment -
Google search engine

Most Popular

Recent Comments