Egregio assessore Antonio Coniglio, iniziamo con un dato di memoria. Nella conferenza stampa del comitato CambiAmo Acireale del 26 settembre 2013 avete affermato che nessuno dei componenti il comitato avrebbe assunto deleghe assessoriali. Poi con il tempo e con l’oblio che investe questa città dai tempi dei Borboni, questa solenne affermazione è stata smentita proprio con la sua nomina. Non amo particolarmente la purezza ma adoro “fare memoria” ed è questo un primo punto fondativo che non avete rispettato. La sua nomina, del resto, la considero una buona scelta ma fuori dalle regole che voi stessi vi eravate dati.
Come lei sa (ci conosciamo da tanti anni) io non sono tra quelli che si accontenta perchè acconentarsi è morire d’inedia e nient’altro, ragion per cui se è vero che i mercatini di Natale sono un’operazione gradevole è anche vero che tutto intorno è degrado e malessere. Malessere per una città che non riesce ad ottenere spazi adeguati per i bambini, e rabbia per un’amministrazione che dopo due anni e mezzo di mandato tiene ancora la villa Belvedere in uno stato di degrado eccezionale. E’ malessere perchè la dott.ssa Palmina Fraschilla (Garante per la disabilità) dichiara in una mia intervista che Acireale è una giungla di barriere architettoniche, malessere perchè aver riaperto il centro storico con la scusa della sistemazione di via Galatea è un espediente davvero per allocchi e nient’altro.
E’ malessere, malgrado i mercatini e il nostro Babbo Natale, perchè sugi alberi di corso Italia avete assunto una mezza dozzina di posizioni senza ancora raccontare ai cittadini che cosa volete fare e quali essenze andate a piantare dopo la rimozione dei “terribii” ficus. E’ malessere perchè le strade acesi sono peggiori delle peggiori periferie del quarto mondo. Ed ecco perchè io non mi accontento perchè non chiedo favori, non chiedo incarichi (neanche a titolo gratuito),perchè detesto l’arroganza del potere che urla alla vittoria appena compiuto un misero passo in avanti.
Egregio assessore Antonio Coniglio riaffermo che spendere un milione di euro per il carnevale è follia, riaffermo che festeggiare il carnevale per il giorno della liberazione è stato un grave errore e riconfermo con vigore che non sono i mercatini ne il bravo e genitle babbo Natale a dare un significato alla parola Turismo. La sua vocazione autocelebrativa è confortante magari potrà essere rinvigorente per la nostra città ma le ricordo che dalle nostre parti il volano del turismo dovevano essere le Terme (fallite), il barocco (maltrattato e vilipeso dal traffico veicolare), le coste laviche (senza depurazione e rete fognaria), le strade lastricate di basolato lavico e non le voragini in ogni dove. Ecco questo e altro fa si che io non mi accontento dei mercatini, quattro stand per affamati di eventi. Io non ho fame e non mi stupisco se non quando vedo il presepe settecentesco cadere a pezzi e ricordando a lei, al vescovo e all’assessore regionale Barbagallo che solo poco tempo fa si tenne una conferenza stampa sul turismo religioso… mentre tutto cade a pezzi.
I mercatini wow!
(mAd)
Acireale – I mercatini di Natale non fanno turismo
