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martedì, Maggio 7, 2024
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Acireale, San Cosmo un destino segnato

san-cosmoLa scelta architettonica e urbanistica degli anni del dominio democristiano, come in buona parte del sud d’Italia, non poteva che portare alla costruzioni di ghetti isolati dall’impianto urbanistico cittadino. Isole di emarginazione sociale che non potevno che condurre a condizioni difficili di vivibilità, al degrado e alla produzione di diffusa microcriminalità e di linguaggi assolutamente autonome rispetto al resto della comunità. Il ghetto produce violenza ed era ed è una scelta conapevole e malvagia quella di pensare all’edilizia popolare come luoghi dove tenere “reclusi” e emarginati una quantità di cittadini che non avevano e non hanno peso specifico nella vita della comunità. Una volgarità politica che da empo emerge in tutta la sua crudeltà ed esprime un malessere sociale che non può essere taciuto.

Tanti anni fa, nel 2004, insieme a Michele Alì e Stefano Leonardi produssi un lungometraggio su San Cosmo che oggi possiamo tristemente definire profetico. (Per chi vuole rivederlo ecco il link del video https://www.youtube.com/watch?v=PhfZkQSaTy4 )
Tornando ad oggi con tristezza ma senza stupore scopriamo che la cronaca intorno allo spaccio di sostanze stupefacenti ci racconta, con sempre maggiore frequenza, di arresti che avvengono proprio a San Cosmo. In quella giungla suburbana di residenze “abusive”, di spacciatori, di venditori di ogni sostanza e di sacche di microcriminalità che all’interno del ghetto trova ricovero e luogo di posizionamento per le attività illecite.

Non vi sono dubbi che in periferie e quartieri pensati per essere ghetto il risultato non poteva che essere l’autoesclusione e le attività illecite. Descrivemmo tutte le criticità del quartiere IACP di San Cosmo oltre 10 anni fa ma da allora nulla è stato fatto per “aprire” il quartiere alla città, per dare dignità ai residenti, per portare speranza in luoghi che non sembra abbiamo passato e che certo non vedono nessun futuro,

(mAd)

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