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giovedì, Maggio 2, 2024
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Acireale, ZTL prorogata fino al 15 luglio. OMS “6 milioni di morti l’anno per le polveri sottili”.

ACIREALE – Il sindaco Stefano Alì con un’ordinanza sindacale proroga fino al 15 luglio 2018 la ZTL.

La zona a traffico limitato ricadeva, secondo l’ordinanza della giunta Barbagallo del 28 dicembre 2017, in piazza Duomo, via Romeo e via Lancaster, la stessa venne però ridotta, con ordinanza del commissario Scalia del 3 aprile 2018, riaprendo il transito in via Romeo e Lancaster e lasciando chiusa al traffico piazza Duomo.

Il sindaco di Acireale Alì, in attesa di “valutare le esigenze di mobilità generale con la necessità di accessibilità, di fruibilità storico culturale e della tutela ambientale del centro storico” proroga la disposizione fino al 15 luglio e dopo questa data, in piena estare, vedremo quali provvedimenti definitivi vorrà prendere il primo cittadino.

Una storia, quella della ztl, che sin dal 2005 non trova una soluzione definitiva. I piani PUT e PUM, le concertazioni con le associazioni di categoria e con una delegazione dei cittadini, dibattiti, polemiche, fautori della vendita “mordi e fuggi”, sostenitori della salubrità dell’aria e di spazi chiusi al traffico veicolare. Da anni ad Acireale si dibatte sulla necessità o meno di chiudere al traffico veicolare privato un’area del centro storico cittadino.

Pochi risultati, tutti scontenti e tuitti concordi nel dire che insieme alla ztl vanno migliorate le infrastrutture urbane, indicati con appositi cartelli i parcheggi, rimesse in ordine le pensiline con orari e fermate dei bus, sistemare le strade del centro con arredo urbano adeguato, istituire almeno un paio di bus navetta per percorrere il circuito del centro e per i collegamenti con le frazioni e le periferie della città.

Il sindaco Alì, in campagna elettorale, ha indicato una strada programmatica per definire, una volta per tutte, quale area, con quali orari e con quale eventuale cadenza stagionale va chiusa al traffico. Il sindaco, infatti, ha indicato come intenzione programmatica quella di istituire una ztl concertata e con orari e periodi dell’anno ben definiti. Una modaltà che, però, non tiene conto delle necessità di poter fruire da parte dei cittadini di uno spazio senza il transito degli automobili – tutto l’anno e a tutte le ore – almeno in piazza Duomo, ovvero nella principale piazza della città dove, tra l’altro, vi sono le chiese della Cattedrale di S. Pietro e Paolo e il monumetale Palazzo di Città. Sembra, secondo quanto affermato dal sindaco, che in quest’area in alcune stagioni e in determinati orari dovrebbe essere permesso il transito dei veicoli privati. Una proposta che sicuramente sarà respinta da quei cittadini che negli anni hanno voluto portare avanti una battaglia di civiltà urbana, ovvero quella di adeguarsi alle numerose città italiane che hanno compreso il significato non solo di rispetto delle bellezze architettoniche ma anche quello che riguarda la salute dei cittadini.

Va ricordato, infatti, che secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), i livelli massimi di concentrazione di polveri sottili Pm2.5 “consigliati” per evitare problemi alla salute, devono stare entro i 10 microgrammi/m³. Ad Acireale abbiamo la possibiltià di quantificare l’impatto delle polveri sottili in via Galatea o in corso Umberto per i fine settimana? La risposta è no considerato che non abbiamo alcuna centralina per la misurazione di questo veleno che, sempre secondo l’oms, provoca ogni anno 6 milioni di morti. Una strage che non ha confronti neanche se sommiamo tutti i conflitti armati che sono oggi in corso nel pianeta. Riconosciuto, inoltre, dal massimo organismo mondiale, che l’esposizione alle polveri sottili provoca malattie cardiovascolari, ictus, la broncopneumopatia cronica ostruttiva, e il cancro ai polmoni.

Speriamo e siamo fiduciosi che non si decida, che per tre stagioni l’anno e durante le ore diurne, si possa determinare di esporre la salute dei cittadini ai rischi indicati e che si possa continuare a degradare il barocco del centro storico della città.

Il sindaco Alì speriamo voglia comprendere che chiudere una zona al traffico privato non significa scatenare una “guerra civile” ma dare un segnale concreto di avvicinamento con quelle città che da decenni hanno deciso di proteggere le bellezze architettoniche e la salute con provvedimenti che ormai fanno parte del vissuto di tanti Comuni Italiani e europei.

(mAd)

 

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