E’ allarme acqua. Ce lo dicono le riserve nel mondo che si stanno riducendo rapidamente con il 20% delle falde sovrasfruttato e, così proseguendo, tra 15 anni l’umanità si troverà a dover far fronte ad un calo del 40% della disponibilità d’acqua dolce.
Onde evitare questo gravissimo rischio, occorrono interventi urgenti e sostanziali nella gestione di questa risorsa, considerando anche la crescita della popolazione globale da dissetare e sfamare.
Il grido d’allarme giunge da un rapporto del “World Water Development” delle Nazioni Unite che parla di consumi, in special modo agricoli ed energetici, consumi insostenibili e tali da far correre il rischio di assetare sempre di più il Pianeta. Urge quindi un ripensamento collettivo.
Nel settore agricolo, è necessario ed urgente migliorare le tecniche di irrigazione, riducendo gli sprechi e aumentando la produttività delle colture. Sul fronte energetico occorrono sistemi più efficienti di raffreddamento degli impianti e una decisa spinta verso sistemi di produzione derivanti da fonti rinnovabili come eolico, solare e geotermico.
Situazione drammatica nel mondo e non rosea in Italia dove il maggior problema, è costituito dalla cattiva manutenzione delle reti idriche con conseguenti dispersioni del preziosissimo liquido.
Luis.