Le buone pratiche in tema di accoglienza dei migranti messe in atto dal Consorzio “Il Nodo”, che gestisce lo Sprar (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) di Acireale e Catania, sono giunte fino all’Expo di Milano.
Nel corso della Convention “Feed the social way. L’impresa sociale come modello di sviluppo per tutti”, ospitata alla Cascina Triulza – Padiglione della Società Civile ed organizzata dal Gruppo Cooperativo CGM, il presidente del Consorzio, dott. Fabrizio Sigona, ha presentato il cortometraggio “Il verde in Comune” nell’ambito del modulo “Accogliere per includere…”.
Il lavoro, realizzato dal documentarista Mauro Maugeri, racconta attraverso la voce degli stessi protagonisti, l’attività prevista nell’ambito del progetto di welfare generativo (che consente di rigenerare le risorse disponibili responsabilizzando le persone che ricevono aiuto) condotto in partenariato con il Comune di Acireale; progetto che vede al lavoro ospiti del Centro Sprar acese beneficiari di borsa-lavoro, ed un giardiniere dello stesso Consorzio, impegnati nella scerbatura, potatura e sistemazione delle aiuole del principale giardino pubblico cittadino.
“Un evento importante –ha sottolineato il presidente Sigona- perché ci ha consentito di presentare nella prestigiosa cornice dell’Expo di Milano il progetto acese, unico nel suo genere, che prevede la collaborazione tra ente pubblico e privato sociale. Con questo progetto Sprar un bene pubblico può essere fruito al meglio dalla città grazie all’impegno e al lavoro dei ragazzi ospiti. Si favorisce così il processo di integrazione dei soggetti coinvolti e si assiste ad un processo che trasforma i diritti individuali in diritti della collettività”.
Nel corso dei lavori il presidente Sigona, accompagnato nell’occasione dal dott. Gabriele Spina, psicologo, psicoterapeuta e direttore dell’Area Immigrazione per il Consorzio Il Nodo, ha anche illustrato l’esperienza del progetto Sprar ad Acireale e Catania che prevede l’accoglienza dei soggetti richiedenti asilo e dei minori stranieri non accompagnati, la sistemazione in piccole unità abitative, l’assistenza burocratica e l’alfabetizzazione, oltre appunto all’organizzazione di una serie di attività che favoriscono l’integrazione e l’inserimento nel tessuto cittadino.
(Antonio Carreca)
