Faccio l’avvocato per mestiere, ma non mi è mai piaciuto difendere l’indifendibile.
La questione delle Commissioni Consiliari di Acireale non rientra certamente in questa ipotesi (perché la discutibilità della convocazione di alcune commissioni è fatto di poco rilievo giuridico) ma riveste, aimè, alto significato politico.
Maggiore è poi questo significato se chi ha vinto la competizione elettorale si è dichiarato contro gli sprechi, le nomine di sottogoverno, le indennità gonfiate.
Il Sindaco Roberto Barbagallo ha dato ampia prova di coerenza in questa direzione, eliminando gli sprechi, dismettendo auto blu, sopprimendo le nomine nelle partecipate, eliminando la diretta televisiva delle sedute del Consiglio, ottimizzando affitti per oltre 600.000 euro, avviando insomma la concreta riduzione e razionalizzazione delle spese.
Molti componenti del movimento CambiAmo Acireale si sono messi a disposizione dell’Amministrazione, sobbarcandosi faticosi incarichi a titolo del tutto gratuito.
CambiAmo Acireale ha vinto le elezioni in forza di un progetto squisitamente politico, pur in un momento storico in cui antipolitica e populismo la fanno da padroni.
La nostra proposta ha riavvicinato i cittadini alla politica e la politica è stata riavvicinata ai suoi più alti valori.
Vanificare questo progetto politico e i suoi valori non è consentito a nessuno.
Ed allora ai Consiglieri eletti nelle liste di CambiAmo Acireale abbiamo il dovere di chiedere un livello più elevato di sensibilità, un rigore maggiore di quello che ci permette solo di restare nell’ambito della formale legalità.
A loro chiediamo una produttività tangibile che non può essere confinata o confusa nelle forme, ancorché colorite, dei verbali pubblicati.
A loro chiediamo la stessa generosità che hanno offerto molti cittadini, mettendosi a disposizione senza nulla chiedere in cambio.
Chiediamo un colpo d’ala, chiediamo attenzione per quella che è oggi una priorità: ridare dignità alla politica.
Questo impegno abbiamo preso nei confronti della città e di questo dobbiamo rispondere ai cittadini.
(avv. Marcello Bonaventura – Cambiamo Acireale)