Giorno 16 Gennaio il Consiglio Comunale di Acireale ha approvato all’unanimità il regolamento per la ripartizione dell’incentivo alle funzioni tecniche. Quanti soldi dei lavori a gara toccano ai dipendenti comunali.
Partiamo dalla fine, penso che vi incuriosisca più dei dettagli del regolamento.
Lo stesso giorno il capo settore ambiente ed energia impegna 142.441,44 € per le competenze annue previste dall’art. 113, proprio quelle stesse competenze tecniche che sta definendo il regolamento.
L’incentivo, il premio, in questo caso è relativo al servizio di raccolta rifiuti. Nella determina c’è scritto che vengono prese dal ribasso d’asta. Peccato però che quei soldi vengono dalla TARI quindi quei 142 mila euro li pagheremo noi cittadini con la nostra tassa.
A questo punto è necessario spiegare che cosa prevede il regolamento che è stato approvato e cosa prevede la Legge di riferimento, il DECRETO LEGISLATIVO 18 aprile 2016, n. 50 .
Semplificando, il decreto legislativo all’Art. 113 stabilisce che sulle opere pubbliche (lavori, forniture e servizi) l’Ente può accantonare in un apposito fondo una percentuale dell’importo della gara. La somma così accantonata va per l’80% al personale del comune, e per il 20% in investimenti.
La Legge stabilisce che la percentuale non sia superiore al 2 per cento e sia modulata sull’importo dei lavori posti a base di gara. L’esatta percentuale, come modularla e come ripartirla viene stabilito nel regolamento Comunale.
Il regolamento acese è stato approvato giorno 16/01 e non è ancora disponibile on line. Poichè il tema è importante mi sono sorbito il consiglio comunale in streaming per capire cosa hanno deciso https://www.youtube.com/watch?v=e0kdY-l9rSI.
E ad Acireale generosamente i consiglieri hanno stabilito il 2% (il massimo) per i lavori sotto soglia europea (la soglia dipende se opere o forniture) e l’1,8% per quelli sopra soglia.
L’assessore Ardita (al minuto 28) parla di cifre bassissime, non rendendosi conto che ad esempio il servizio raccolta rifiuti e spazzamento ha un importo di circa 7.000.000 l’anno ed il 2% sono 140.000 € che andiamo a pagare noi cittadini, visto che dietro non c’è alcun finanziamento pubblico.
Altri enti, più attenti del nostro, rendendosi conto delle differenze, hanno individuato percentuali molto diverse tra lavori e forniture. Scalettando inoltre le percentuali, abbassandole all’aumentare degli importi.
Altro aspetto che mi sembra interessante è quello relativo alle limitazioni all’incentivo. La logica di questa Legge è di premiare il personale impegnato nel caso di successo nella conclusione dei lavori. Ma allo stesso tempo prevede delle penali in caso di ritardi, con la riduzione dell’incentivo. Ade esempio alcuni comuni applicano una riduzione dello 0,1% per ogni mese di ritardo o per ogni incremento nel costo dell’opera.
In un servizio come quello della raccolta dei rifiuti, continuativo e non legato ad una fine delle attività cosa prevede il regolamento comunale? Noi cittadini pagheremo il premio anche se ci sono sacchetti abbandonati? Anche se il CCR è inesistente? Anche se il servizio per gli ingombranti non funziona? Anche se la tariffazione puntuale prevista nel capitolato ancora non c’è? Anche se il compostaggio domestico previsto nel capitolato ancora non è attivo?
Credo che un approfondimento sarà assolutamente necessario quando il regolamento sarà reso disponibile online e sarà possibile capire come verranno gestite le perizie di variante che sono insite in ogni opera pubblica acese.
(Stefano Alì)