RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Dopo due anni di silenzio ecco che si torna a parlare di (mons) Carlo Chiarenza, ex sacerdote di Acireale segnalato per abusi sessuali su minori alle autorità civili ed ecclesiali da La Caramella Buona Onlus a seguito della coraggiosa testimonianza di Teodoro Pulvirenti, vittima dell’allora Mons.
Difeso dall’Avvocato Antonio Fiumefreddo, Chiarenza è stato condannato in primo grado dal Tribunale ecclesiastico vaticano e a tutt’oggi siamo in attesa dell’appello che, stranamente, tarda ad arrivare. Nel frattempo, nonostante le restrizioni imposte dallo stesso Tribunale, pare che Chiarenza si aggiri indisturbato per le strade di Acireale creando non poco sdegno tra gli oltre quattromila acesi che marciarono a favore di Teo e di tutte le vittime di pedofilia. Ad aggravare il quadro, la recente nomina a Socio Soprannumerario della prestigiosa Accademia degli Zelanti presso cui, tra i soci effettivi, figura anche Mons. Raspanti Vescovo di Acireale.
“Indignato e disgustato, questi sono i due aggettivi che esprimono al meglio la mia reazione alla notizia che il Sig. Chiarenza e’ stato inserito tra i soci dell’Accademia degli Zelanti.” – Dichiara Teodoro Pulvirenti – “Una scelta ripugnante, indice di profonda ignoranza. A completare il tutto c’è il fatto che il Vescovo Raspanti sia socio effettivo della medesima accademia. Mi chiedo quale sia la sua opinione in merito, ammesso che possa mai esprimerla pubblicamente. Il Sig. Chiarenza è stato condannato in primo grado dal tribunale ecclesiastico per abuso sessuale su minore e, nonostante il vergognoso appello e l’ancor più vergognosa mancanza di tempismo ed efficienza del tribunale Vaticano, questa persona rimane al tavolo dei condannati.
Mi chiedo con quale logica l’Accademia possa ammettere una persona con un simile trascorso come socio soprannumerario nella sezione di scienze “morali”, quando di moralità ne vedo ben poca. Ma alla fine non è la a prima volta che un ente culturale, per soldi o per convenienza, va a letto con i peggiori individui. Spero questo sia solo uno scherzo di cattivo gusto, perché razionalmente non riesco a credere che un gruppo di persone cosi colte possa aver fatto una scelta così mediocre. La grettezza mentale e’ una malattia incurabile e, a quanto pare, è più comune di quanto sembri.”
La Caramella Buona Onlus resterà al fianco di Teo e invita tutti gli acesi a stringersi intorno a lui al fine di far luce su quest’ennesima beffa, una delle tante che purtroppo ricade spesso sulle vittime di pedofilia umiliate prima, durante e dopo il danno subito.
(La Caramella Buona)
