Se nelle scorse edizioni si è esaltato il potere aggregativo dei singoli locali, quest’anno VivAci sta puntando alla promozione della Città. Il messaggio che ne esce è chiaro, per gli Amministratori, per i Politici: Acireale è uno scenario ideale ovunque si vada, bisogna soltanto esaltarne la bellezza credendoci seriamente. Ieri la serata di VivAci era racchiuso in uno scrigno di pietre preziose che è la Piazza San Domenico e se non fosse per quell’orrendo palazzaccio frutto della speculazione edilizia anni ’60, serenamente potevamo affermare che la cornice di Piazza San Domenico sarebbe stata una delle location più belle in assoluto per eventi musicali.
Ieri Fancity chiedeva al Sindaco di Acireale se avesse nostalgia del periodo quando lui contribuiva direttamente al successo di VivAci, la risposta negativa a cuor leggera di Roberto Barbagallo era scontata, consapevole del fatto che VivAci gli sta rendendo la cortesia valorizzando la città in vari punti e consentendo ai commercianti vicini alla manifestazione di poter godere anche loro del vento benefico della novità.
VivAci è un’altra dimostrazione che il centro storico deve essere chiuso.
Un cantante di tutto rispetto, un sound eccezionale, Turè Muschio e gli Allurakì hanno sbancato, un elevato gradimento e tanta ottima musica.
Ora restiamo in attesa di andare a Santa Maria La Scala tra due mercoledi… anche stavolta una location mozzafiato.
Grazie VivAci
(santodimauro)
