domenica, Aprile 28, 2024
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“Dodici eventi l’anno per rilanciare il turismo”

cambiamo-acireale-di-marcello-bonaventura“Dodici eventi l’anno per rilanciare il turismo”, un evento al mese per rendere Acireale una città dinamica, vivace, attiva e creativa. Tra le “grandi scelte” dell’amministrazione Barbagallo (secondo il programma) questa sembrava proprio applicabile e certamente interessante sul piano del rilancio turistico e della vita sociale.

Eventi per il centro storico, promozione della cultura, atteggiamento positivo e propositivo come risposte alle necessità di una città che per troppi anni aveva dormito e che si era adagiata sugli allori di un tempo passato. Ed insieme ai dodici eventi l’anno anche la formula del carnevale sarebbe dovuta cambiare. Non si leggono descrizioni di come sarebbe dovuto essere il cambiamento per il carnevale ma, in ogni caso, campeggiava bene in vista la grande scelta di “cambiare la formula del carnevale”. Una formula che, come sostiene da sempre, il presidente della Fondazione del carnevale Antonio Coniglio non deve cambiare ma, anzi, tenere al centro della kermesse i carri in cartapesta e le loro performance e costi.

Ritornando ai “dodici eventi l’anno” ai fini di rilanciare il turismo, oggi come non mai ci accorgiamo che la forbice tra il libro dei sogni e la dura realtà è davvero tanta e, spesso, insormontabile. L’amministrazione Barbagallo si è trovata davanti ad una città che cade a pezzi, flagellata dal mal tempo, dagli eventi intimidatori e da tante altre complicazioni che hanno riportato Acireale davanti alla dura realtà: una città conservatrice e cadente, una vecchia signora caduta in disgrazia e che per sfamarsi rovista tra i rifiuti.

Tra le tante cose che non si sono realizzati nei tempi previsti diamo atto che l’amministrazione Barbagallo in un punto si è spinta dove nessuno aveva mai osato: la rotazione dei dirigenti e funzionari comunali e una precisa richiesta di collaborazione attiva e concreta da parte di tutta la macchina burocratica. E’ poco per quasi un anno e mezzo di governo Barbagallo ma è un punto che andava fatto e che certo non è stato e non sarà indolore.

Per i dodici eventi l’anno, dobbiamo ancora aspettare e sperare che la parte progressista degli acesi stimoli con forza  e determinazione l’applicazione dei punti in programma.

(mAd)

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