Inaugurata ieri sera la Fiera dello Ionio, grandi assenti i politici acesi se si eccettuano l’Assessore Oliva, il Presidente del Consiglio Raneri e per pochi minuti l’assessore Pietro Paolo: il Sindaco grande assente, ma giustificato.
Roberto Barbagallo ad Oslo, per la riunione delle Città dell’Anello (ring) del Ferro Battuto, ammira la pulizia, il decoro, le strutture e il senso civico norvegesi ed immagina di poterli importare nella nostra Città e di infondere negli acesi l’amore per la stessa. Il Sindaco pertanto ha avuto la buona sorte di risparmiarsi l’inaugurazione dell’ennesima edizione della decaduta Fiera dello Ionio: la prima dell’era Barbagallo o meglio ancora l’undicesima dell’era Garozzo in quanto ne rispetta pedissequamente impostazione, stile e qualità.
L’Assessore Alessandro Oliva, essendo anche la delega ricevuta allo sviluppo economico, ha dovuto tagliare il nastro, emozionatissimo al momento di indossare la fascia e per niente intimidito al momento di parlare al pubblico, ci ha ricordato le lontane origini della Fiera dello Ionio e ci ha ricordato pure che siamo in piena crisi economica.
Inutile commentare la Fiera, non si discosta da quelle degli altri anni, adagiandosi come sempre al livello più basso riguardo manifestazioni analoghe. Speriamo vivamente che per il prossimo anno non ci venga ripropinata la stessa salsa, o si cambia o è meglio non fare più quella che è stata definita la Fiera del Bangla-Desh o dei Vù Cumprà.
