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lunedì, Maggio 6, 2024
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Greenpeace, singolare protesta contro le trivellazioni.

renzi petroltour

Greenpeace scende in campo in tutta Italia con una singolare protesta contro la ricerca e l’estrazione di idrocarburi nei mari che circondano la penisola.

Da 23 città partono i pullman turistici della “Renzi PetrolTour” con destinazione i mari del Belpaese, “petrolizzati” dal governo. Il premier è raffigurato come uomo solo al volante, che invita gli italiani a salire a bordo per andare ad ammirare le nostre coste occupate da trivelle, ascoltare le esplosioni degli air gun, fotografare le piattaforme di estrazione al tramonto, farsi ammaliare dal luccichio delle chiazze di greggio a pelo d’acqua.

I volontari di Greenpeace, hanno animato diverse piazze, da Palermo a Milano, da Bari a Roma, da Napoli a Genova con grandi sagome colorate a forma di pullman caratterizzate dal logo “Renzi PetrolTour”. Ai passanti, i contestatori hanno distribuito un volantino simile a un depliant turistico, con cui “Renzi in persona invita gli italiani a scoprire le ‘nuove meraviglie’ del Mediterraneo disseminato di trivelle e trasformato in una sorta di Texas marino”.

Dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Energia e Clima di Greenpeace: “Il mare che conosciamo e amiamo, uno dei beni più preziosi per l’Italia, rischia di essere sfigurato per poche gocce di oro nero che giacciono sotto i suoi fondali: quantità marginali per i consumi del Paese ma occasione di profitto per una manciata di aziende”.

Greenpeace ricorda inoltre che fra il 3 e il 12 giugno il Ministero dell’Ambiente ha autorizzato undici progetti di prospezione di idrocarburi in mare con la tecnica dell’air gun. Nove riguardano i mari pugliesi, ma l’area concessa ai petrolieri copre tutto l’Adriatico e parte significativa dello Ionio. Nelle settimane precedenti era stata la volta delle acque abruzzesi. L’attacco al mare prosegue poi nel Canale di Sicilia, dove stanno per sorgere due nuove piattaforme.

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