Il cant-attore romano Cristicchi, affascinato dalla figura emblematica di David Lazzaretti, detto “il cristo dell’Amiata” ne ripercorre la vita e la morte attraverso i panni di Antonio Pellegrini, il militare che lo uccise durante una processione dal monte Labbro verso Arcidosso, il 18 Agosto 1878. Considerato dalla Chiesa per mano del Sant’Uffizio un pazzo sovversivo, il Lazzaretti fondò la comunità giurisdavidica che si basava sui principi di solidarietà, uguaglianza e istruzione.
Dalla storia di Lazzaretti nasce uno spettacolo teatrale che come in “Magazzino 18” ( che vi consiglio vivamente di vedere) Cristicchi, porta alla luce uno spaccato di storia sconosciuta a molti, e ancora una volta in modo magistrale. L’ho sempre detto e sostenuto, Cristicchi per me è un’artista a 360 gradi. Lo seguo dal primo libro con spettacolo teatrale a seguito, da “CIM” (centro d’igiene mentale) a “mio nonno è morto in guerra” a “Magazzino 18” e adesso con la storia di Lazzaretti conferma la sua grandezza.
Bravo Simone; non mi hai mai delusa. “ Chi mi vorrà capir, poco capisce. Chi poco capisce, molto intende! Gli uomini avranno un bel dire e fare calcoli sopra di me. Io sarò per loro un mistero incomprensibile”
(Daniela Torrisi)