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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Immondizia e controllo del territorio

ACIREALE – La spazzatura abbandonata per strada non è un evento soprannaturale, come invece accade per il caldo torrido d’estate. Come disse Falcone, parlando della mafia, è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.

Sta a chi amministra accelerare questo processo.

Il primo passo è il controllo del territorio, questo deve avvenire sia fisicamente con strumenti tradizionali (presenza) sia sfruttando le attuali tecnologie (telecamere). Ma deve avvenire anche attraverso una piena conoscenza del territorio.

Nel 2017, non è più ipotizzabile, con gli strumenti informatici e le banche dati disponibili,  che ci possano essere sacche di evasione o di cittadini che sfuggano ai controlli.

A questo proposito vorrei dare qualche semplice suggerimento all’amministrazione, legato al meccanismo di gestione della consegna dei mastelli. Questa operazione offre informazioni utilissime nella lotta agli zaurdi incivili che stanno impestando il nostro territorio.

La consegna dei mastelli è avvenuta a partire dagli elenchi degli utenti TARI (morosi o meno) consegnati alla Tekra in cui erano presenti tutte le utenze TARI della città.

Ognuno di noi, in particolare quelli che abitano in centro storico o in villette familiari ha ricevuto i mastelli perchè presente in questi elenchi. Abbiamo anche firmato una ricevuta in cui compariva l’identificativo dell’RFID montato sul nostro mastello (io l’ho fotografata col cellulare). Attraverso questo strumento, TEKRA misurerà i conferimenti che facciamo in modo da  arrivare alla famosa TARIFFAZIONE PUNTUALE in cui pagheremo per i rifiuti che conferiremo.

Durante la fase della consegna i soggetti più civili, anche se evasori, si sono autodenunciati in modo da ricevere i mastelli ed avere così la possibilità di conferire i loro rifiuti. Altri hanno preferito mantenersi anonimi, abbandonando i rifiuti dove potevano.

C’è poi un’altra razza, la peggiore, costituita da quelli che non hanno preso i mastelli a loro riservati, zaurdi che quindi abbandonano sicuramente i rifiuti in giro.

Io suggerirei a questa amministrazione di realizzare una task force multidisciplinare (Polizia Urbana, Tributi e Ambiente) che affronti congiuntamente il problema, perchè questa non è la battaglia di Francesco Fichera e del suo assessorato, è la battaglia di tutta la città e le responsabilità appartengono a settori differenti. Il ritardo nella lotta agli evasori è una responsabilità del settore tributi. Il controllo sul territorio è un obbligo della Polizia Urbana.

I compiti, alcuni veramente semplici sono:

  1. a) Mandare i Vigili Urbani a casa degli utenti presenti nella banca dati Tari e che non hanno ritirato il mastello. Perchè questi, a meno di errori nella banca dati Tari, questi sicuramente abbandonano i rifiuti in giro.
  2. b) L’ufficio tributi dovrebbe mandare l’accertamento agli utenti che si sono autodenunciati, applicando i benefici previsti in questo caso.
  3. c) Intensificare e vincere la lotta agli evasori TARI che non si sono autodenunciati, incrociando le banche dati, anagrafe residenti, Sogip, Enel, Catastali, Locazioni, CCIAA etc. Questo sia per l’abbandono dei rifiuti, ma anche per un principio di equità per chi le tasse le paga.
  4. d) Intensificare i controlli sulle microdiscariche per colpire chi continua ad abbandonare i rifiuti per strada, non residenti compresi.

Infine una ultima raccomandazione all’amministrazione, io credo nella tariffazione puntuale, credo nel compostaggio domestico (come strumento di riduzione dei rifiuti), organizzatevi nel migliore dei modi per garantire l’avvio di questi servizi. Non deludeteci (ulteriormente).

(Stefano Alì)

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