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Ipab Oasi Cristo Re, gli invisibili. Cronostoria di un fallimento politico

ACIREALE – La questione Ipab siciliane e, quindi, ipab oasi Cristo re di Acireale non trova soluzioni. Dichiarazioni e promesse sono stese al sole di questo torrido agosto siciliano.

Dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che a maggio 2018 aveva dichiarato ai nostri microfoni che avrebbe, “nel giro di due tre mesi”, (vedi il video) portato in aula una legge per il riordino delle ipab siciliane a quelle dell’on. Angela Foti che già il 3 agosto 2018 “si riteneva fiduciosa che la legge sarebbe arrivata in aula” – clicca qui – fino al silenzio dell’on. Nicola D’Agostino che venne interrotto solo dal consiglio comunale acese il 25 ottobre 2017clicca qui

Poi, siamo a il 4 giugno 2019, arriva la “sceneggiata in consiglio comunale” con inviti d’eccellenza tra sindacalisti, deputati pentastellati e assessore regionale, infine di nuovo il silenzio. L’aula consiliare presentava un parterre ricco di personalità politiche dall’on. Angela Foti (accompagnata da Jose Marano che non ha proferito parola), poi l’assessore regionale Scavone, due sindacalisti, il commissario straordinario dell’Ipab Oasi Cristo Re, il direttore sempre della struttura di via Maddem, il direttore dell’ASP, assessori, sindaco e consiglieri.

Tante parole, tante promesse non mantenute mentre il tempo scorre per gli invisibili che ogni mattina timbrano il cartellino per non lavorare e non guadagnare un solo euro. Una vergogna senza fine, un disprezzo potente nei confronti di chi ogni giorno cerca un modo per tirare avanti e portare a casa qualcosa da mangiare.

(mAd)

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