Finale di champions a Berlino la Juventus sfida il Barcellona, le quote dei bookmakers indicano chiaramente chi è la favorita. Ma come per tutte le finali la favorita non deve essere per forza la vincente, è la regola delle finali ed è la regola del calcio.
Fischio d’inizio. Il Barcellona è pericolo tutte le volte che muove il pallone nella metà campo juventina. I tre d’avanti sono dei fenomeni: Suarez, Neymar, Messi. Tre che insieme hanno collezionato in stagione una raffica di goals mai vista prima, la Juve lo sa e si schiera con la difesa a quattro (anche per l’assenza di Chellini).
Al primo affondo, sono passati pochi minuti, il Barcellona va in gol con Rakitic grazie ad una triangolazione chiusa dall’illusionista Iniesta, sono passati appena minuti.
La Juve avverte il colpo e si scuote. Al 55 minuto tacco di Marchisio, Tevez in area di rigore mette al centro, Morata con perfetta scelta di tempo segna la rete del pareggio. La Juventus tiene il campo bene e per almeno dieci minuti gioca meglio del Barca. Gli Juventini e gli sportivi italiani ci credono.
Risulato finale 3 a 1 per il Barcellona e ci sta tutto. Vince la squadra più forte e la Juventus si arrende dopo aver lottato come doveva. Il calcio italiano non è più, ormai da anni, ai vertici del calcio europeo e si vede. La Juventus è arrivata in finale della più prestigiosa coppa europea per club, ma le altre italiane si sono perse per strada raccogliendo anche sonore sconfitte.