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La difficile partita a scacchi del mio migliore amico CARLOS di Enzo Coniglio

Regno-delle-Due-Sicilie

La storia di CARLOS come Re di Napoli e Sicilia per 25 anni, è senza dubbio una storia di successo sia a livello personale che come Regno. Non bisogna però pensare che si sia trattato di una passeggiata romantica da successo in successo. Al contrario. È stata una difficile partita a scacchi dove nessuno degli spettatori avrebbe scommesso un soldo bucato sulla vittoria di CARLOS. E, naturalmente, questa circostanza, me lo rendeva un amico ancora  più speciale.

Nessuno avrebbe scommesso che CARLOS sarebbe divenuto Re e, tanto meno, Re di Napoli e Sicilia. CARLOS è figlio di secondo nozze di Filippo V di Spagna  che in prime nozze aveva sposato Maria Luisa Gabriella di Savoia dalla quale aveva avuto quattro figli. Morta a 25 anni Maria Luisa, Filippo sposa la ambiziosa, energica e volitiva Elisabetta Farnese, erede del duca di Parma e di Piacenza. Da questo secondo matrimonio, nasce nel 1716 il mio amico Don CARLOS e qualche anno dopo, Felipe.

Elisabetta sa benissimo che per i suoi figli ci sono pochissime possibilità di accedere al trono per la precedenza accordata ai figli nati dal primo matrimonio, ma non si arrende e cerca di inserirsi nella guerra di rivincita della Spagna diretta da suo marito, Filippo V, contro l’Austria che però verrà sconfitta. E così con la pace del 1720, la Sicilia viene assegnata all’Austria e la Sardegna ai Savoia di Vittorio Amedeo II che assume il titolo di Re di Sardegna. Nulla quindi per l’infante CARLOS. Elisabetta Farnese non si arrende, briga incessantemente tra le corti europee e alla fine riesce ad ottenere per CARLOS la successione del ducato di famiglia di Parma e Piacenza e, successivamente, di quello di Toscana.

Ma nel 1733, un colpo di scena. Don CARLOS sta per assumere la guida dei ducati Emiliani quando scoppia la guerra di successione polacca. Elisabetta ne approfitta e convince il marito, Filippo V, a intervenire contro l’Austria nell’Italia meridionale e ad assicurare la creazione di un Regno indipendente da affidare al giovanissimo CARLOS. La Spagna ha questa volta la meglio e nel 1735, con la pace di Vienna, Elisabetta Farnese vede sancire il riconoscimento internazionale di don CARLOS come Re di Napoli e di Sicilia. In cambio dovrà cedere i due Ducati emiliani all’Austria. Nasce così la di stinastia borbonica nel Sud d’Italia insieme alla sua insperata indipendenza! Un’azione di grande diplomazia e determinazione. Questa vittoria diplomatica insperata cambierà il futuro del Sud, come affermato da Benedetto Croce e, successivamente, nel 1765, da Antonio Genovesi: ” piacque a Dio di restituirne il Re, la pace e la nostra vera libertà e grandezza, perché niun popolo può dirsi veramente libero il quale non abbia un principato domestico”. 

Il mio migliore amico aveva capito la lezione: l’indipendenza e la libertà si conquistano inserendosi nello scacchiere internazionale, ma non basta. Bisogna saper utilizzare l’arma potentissima della diplomazia e l’orgoglio della appartenenza ad una identità culturale ben definita, limitare al minimo le spese militari da destinare alla ricostruzione del nuovo Regno, investire nelle infrastrutture, nelle manifatture e nelle riforme della burocrazia e dei poteri forti e contrapposti presenti all’interno, come quelli controllati dai potenti baroni feudatari e dalle istituzioni ecclesiastiche.

Ed è su questo piano che il mio miglior amico, CARLOS, ormai Re Borbone d’Italia del Sud, continua la sua difficile partita a scacchi contro delle forze di gran lunga superiori alle proprie, almeno sulla carta. Non si è scoraggiato e con una fredda e ferrea determinazione, alleandosi  alle forze culturali e sociali innovative del Regno, riesce a concludere a proprio vantaggio, la prima gara, prima di assumere il nuovo incarico di Re di Spagna, lasciandomi psicologicamente orfano, ma con in tasca la ricetta vincente per una rinascita del Sud nel XXI secolo, dove il nemico non è più l’Austria, i Baroni e la Chiesa, ma la classe Minkiona del Sud, la furbizia peracottara del Governo centrale e il predominio della Germania di Frau Merkel e della finanza internazionale. 

Una nuova difficile partita a scacchi si impone il cui esito dipende dalla nostra ferrea determinazione contro ogni sconfitta predeterminata. La scacchiera è pronta, andiamo a cominciare in nome del mio migliore amico CARLOS e della sua splendida mamma. Elisabetta Farnese.

(Enzo Coniglio)

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