“Il Consiglio Comunale deve essere una agorà nella quale ognuno deve potersi esprimere e dire quello che vuole”. Sono pienamente d’accordo con quanto affermato dal consigliere Rito Greco nella seduta scorsa del consiglio comunale. Ecco perché non è accettabile che il consigliere Calì abbia deciso di parlare nella seduta del 21 Aprile contro il mio operato non in sede di comunicazione cioè dieci minuti prima così come avevano fatto altri consiglieri comunali verso altri assessori ma in sede di discussione sulla mozione relativa agli orti sociali. L’obiettivo è quello di imbavagliare l’assessore non permettergli di controbattere, non consentirgli prove alla mano di dimostrare che le cose che vengono dette sono false. La politica non è e non deve essere l’arte di piegare le regole a fini partitici se così è stato ad oggi, forse è venuto il momento di Cambiare anche questo. L’etica e il rispetto delle regole devono stare alla base della Politica, altrimenti quello che facciamo non può chiamarsi tale, non ha diritto di chiamarsi tale. Il consigliere Calì è libero di mentire sapendo di mentire in consiglio comunale, ma è giusto che lo faccia nelle fasi del consiglio che mi consentano di poter controbattere. Altrimenti non è più possibile parlare ne di Agorà ne di democrazia.
Assessore Adele Chiara D’Anna.
