Acireale non può essere amministrata da un insieme di liste civiche e neanche dalla regia del comitato CambiAmo Acireale. L’operazione civimo più comitato è stata pagante per la campagna elettorale che ha visto vincente Roberto Barbagallo ma adesso è necessaria una struttura. E le strutture che, in qualche modo funzionano seppur con tutti i loro difetti, sono i partiti. Certamente non quell’UDC che ad Acireale è tutto tranne che un’aggregazione omogenea. Se facciamo un’analisi, anche se veloce e superficiale, dell’ispirazione delle liste che hanno sostenuto Barbagallo e il nome che si sono dati vediamo che i “pezzi grossi” stanno tra “i democratici” di chiara ispirazione progressista, stessa cosa per il comitato CambiAmo Acireale che sa che deve presto fornirsi di una struttura partitica precisa e con regole.Se insieme a questa breve analisi affianchiamo alcuni passaggi recenti del Partito Democratico di Acireale, allora i conti tornano tutti. La minestra messa in piedi dal PD acese durante le recenti elezioni amministrative, togliendo i fedeli, ha certamente scontentato il popolo democratico e progressista acese. Prima con il rifiuto di indire elezioni primarie, poi con una coalizione che raccoglieva solo pezzi di dirigenza bollita ed infine con l’operazione ballottaggio che ha lasciato perplessi e rancorosi persino “i giovani” che hanno risposto con il documento (un brodino di fatto) del “30 maggio”. Intanto in sequenza domani (11 luglio) conferenza stampa del comitato per il secondo circolo del PD, Il14 luglio la conferenza stampa del circolo acese del PD che determinerà le regole per il congresso. Ovviamente impediranno alla partecipazione e al voto i nuovi tesserati; vedremo da quale data.Il PD acese insieme alla destra oggi si pongono all’opposizione dell’amministrazione Barbagallo dimenticando che almeno 5 mila elettori progressisti al secondo turno hanno scelto l’uomo di CabiAmo Acireale. Sono dati oggettivi e di rilievo quelli che si scontrano e si confronteranno con le liturgie del circolo acese del PD. Il segretario provinciale dirà di no al secondo circolo, chiuderà gli occhi davanti ad una probabile poderosa raccolta firme? Si continuerà a deludere una signifivatica quantità di elettori e cittadini progressisti? Vedremo, intanto si registra con interesse che l’estate acese sarà parecchio bollente.
