Una sera d’estate, un locale acese, movimento di avventori, diversi tavoli, il più affollato e più ambito è sicuramente quello dei vincitori delle elezioni: Salvo Nicotra ci parla della sua visione dell’Acireale che sarà, poi il tavolo si arricchisce, arriva il Sindaco e Nicola D’agostino, si incrociano le novità di Acireale e di Palermo; un tavolo meno affollato due della Putia che parlano con toni meno trionfalistici sognando una Acireale più a dimensione di uomo; alzando gli occhi alla finestra della segreteria dell’onorevole Fausto Raciti, le luci accese fanno intendere che si riuniscono e discutono in vista del Congresso del 1 agosto il cui esito è ancora fumoso ed indecifrabile; infine un tavolo quasi nascosto, con un paio di amici, discute e disserta Giuseppe Franchina a completamento del quadro politico,anche la nuova destra, quella dei giovani che dalla sconfitta vogliono trarre l’humus della rinascita.
Quasi due mesi di Barbagallo , e la maggioranza è pronta a governare a pieno regime delle proprie potenzialità, giovedi sera l’atto finale delle commissioni non darà più giustificazioni alla nuova amministrazione, la macchina è in moto e deve procedere spedita, le promesse elettorali sono state tante e impegnative, siamo tutti in attesa di vederle realizzare.
L’opposizione deve essere compatta, rigorosa, senza sconti … intanto però è alla ricerca di un assestamento, di una guida, di coalizzarsi.
La Putia si sta costituendo, la destra sta facendo quadrato, il PD si dovrebbe rigenerare e dai nomi che girano potremmo anche credere che stavolta possa anche riuscirci.
Nel frattempo la maggioranza non ha dormito, ha cercato il dialogo con le opposizioni che non l’hanno osteggiata creando il tavolo interforze… dovrebbero partecipare alle proposte importanti della maggioranza in veste consultiva, ma sembrano di più interessati a qualche scampolo della grande tela del potere; ha indetto la raccolta delle le firme per creare il secondo circolo del PD, cioè, affiancare ad un circolo diviso e lacerato dai suoi errori e dalle incomprensioni interne, un circolo tutto lustrini e strass con tesseramento a tre zeri forte della compattezza dimostrata sinora dalle armate dagostiniane.
Pur riconoscendo al Sindaco Roberto Barbagallo le migliori doti di amministratore, non a caso il titolo di Roberto il virtuoso che comincia a circolare negli uffici comunali lo ritengo più che meritato, invito l’opposizione tutta ad accelerare, va bene la dialettica interna, va bene il confronto tra i componenti, ma li fuori c’è un esercito che sta dimostrando di marciare spedito e di non aspettare nessuno, per parafrasare sempre Salvo Nicotra, in politica un ora corrisponde a mezz’ora…… “dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur.
