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Nasce ad Acireale il nuovo centro per la ricerca tecnologica e l’alta formazione. 450 ingegneri al lavoro in una piccola Silicon Valley

All’ingresso dell’hub c’è un mosaico realizzato con 79mila comunissimi pezzi delle tastiere dei pc, che riproduce Ulisse che scocca la freccia e simbolicamente dà inizio al viaggio all’interno di un’avventura epica. Il mosaico è realizzato dai dipendenti della Free Mind Foundry – Fabbrica delle menti libere-, con i loro familiari e contiene i loro messaggi. Appena termina il viaggio hai la sensazione di essere stato vittima di un rapimento alieno, oppure era un sogno o hai semplicemente bevuto troppo. Ti ricordi essere entrato da una strada normale, caotica e tendenzialmente sporca, hai lasciato l’auto in un parcheggio polveroso e poi sei stato catapultato in un mondo talmente perfetto che non puoi non raccontarlo. E no, non sei nella Silicon Valley, si vede bene l’Etna e appena termina il viaggio fuori da lì, tutto è come sempre normalmente caotico, sporco e difficile come prima.

Io ci sono stata. Custodito all’interno del centro polifunzionale del Credito Siciliano, in quel di via Sclafani ad Acireale, esiste un piccolo mondo diverso.

Sono stata invitata perché alla presenza delle più alte cariche politiche, istituzionali e imprenditoriali, ieri mattina è stato inaugurato il nuovo hub di innovazione tecnologica di Free Mind Foundry di Simone Massaro. E’ un centro per la ricerca tecnologica e l’alta formazione, che sarà punto di riferimento per il Mediterraneo. Il fattore umano è, strano a dirsi, al centro del campus di Acireale, che si propone di forgiare le menti, dando dignità alla persona e valorizzandone le potenzialità, perché anche il CEO di BaxEnergySimoneMassaro, pensa che “Il modo migliore di prevedere il futuro è crearlo” e predire il futuro da modelli matematici è una delle potenzialità più rilevanti dell’intelligenza artificiale. 

«Eppure l’energia che alimenta l’intelligenza artificiale è fatta di matematica e software pensati da persone, che, biologia alla mano, hanno una capacità di calcolo nove ordini di grandezza superiori al più potente computer di oggi. Persone capaci e motivate, che pensano e creano e per rendere produttiva una persona oggi è sufficiente un investimento di poche migliaia di euro: la differenza grossa oggi la fanno le idee e l’ambiente circostante che aiuta a svilupparne le potenzialità.  La formazione è fondamentale, e deve essere continua di qualità, integrata nei processi produttivi e con le tecnologie digitali. Al contrario delle risorse naturali, le tecnologie digitali sono democratiche chiunque può fruirne e crearle purché dotato di adeguate capacità».

L’innovation hub nasce per valorizzare le infrastrutture critiche del paese –energia. telecomunicazioni, difesa, trasporti, sanità e sociale- «La nostra sfida sarà promuovere una maggiore conoscenza profonda delle tecnologie digitali, e dell’impatto che possono avere sull’economia del nostro paese . La tecnologia o si crea o si subisce».

E un modello virtuoso di sviluppo che creerà nuovi posti di lavoro con l’assunzione entro il 2020 di oltre 200 persone, che si aggiungono agli altri 230 del Free Mind Foundry, che progetteranno hardware e software con focus su energia, telecomunicazioni, e trasporti.

L’Hub collabora con Giordania, Francia, Marocco, India, Turchia, Germania e Stati Uniti monitorando il ciclo di produzione di centrali elettriche ed energie rinnovabili. Sul territorio acese oggi passano circa 100GW di potenza, realizzato da ricercatori rigorosamente italiani. Free Mind Foundry attualmente sta lavorando su diversi brevetti, tra i più importanti e significativi un misuratore miniaturizzato di radiazioni, utilizzato per l’identificazione di materiali a tutela di porti e interporti internazionali. I percorsi di ricerca riguarderanno la cyber-security e la simulazione di attacchi e difesa, la bioingegneria e il software di supporto ad organi totalmente artificiali e una nuova generazione di sistemi SCADA basati sul principio della comunicazione bidirezionale e concettuale tra uomo e macchina -Human-Machine-Collaboration.
Il settore in cui l’attività di formazione, ricerca e sviluppo sarà particolarmente intensa è quello dell’intelligenza artificiale applicata, promuovendo una maggiore conoscenza concreta dei meccanismi di AI, che ne facciano uno strumento di uso quotidiano.

Un denso convegno sui temi dello sviluppo e della ricerca tecnologica e poi il CEO di BaxEnergySimoneMassaro ha mostrato ai suoi tantissimi ospiti il centro di ricerca tecnologica ed alta formazione. Erano presenti, tra gli altri, l’AD di Huawei, ThomasMiao; il Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Stanislao DiPiazza; il Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Monsignor Antonino Raspanti; il Vice Presidente della Regione siciliana GaetanoArmao; il sindaco di Catania Salvo Pogliese e il sindaco di Acireale Stefano Alì.

L’Innovation Hub di Free Mind Foundry nasce come centro di cooperazione internazionale per la ricerca tecnologica e l’alta formazione e vuole essere la dimostrazione che, in qualsiasi parte del mondo, è possibile costruire un modello economico sostenibile che generi valore, crei posto di lavoro e migliori il posizionamento tecnologico del paese. Nasce al centro del Mediterraneo, dove già da un paio d’anni Simone Massaro ha voluto ci fosse il campus di innovazione tecnologica più grande mai realizzato nel Sud Italia. Nato in Sicilia, ma con una visione autenticamente internazionale. 

All’interno dell’hub cammini sul morbido, tra luci automatizzate e colori sapientemente alternati, postazioni più che ampie e confortevoli per i 450 ingeneri e tecnici che prenderanno parte al progetto. Piante e verde in ogni angolo, tante vetrate, tanto spazio, laghetti artificiali e, aree dedicate al co-working e spazi ricreativi, un’area fitness, sala video e sala conferenze, ristorante e cantina. In tutto lo spazio modernità e sostenibilità vanno alla pari con il design italiano contemporaneo e la pietra lavica è sofisticata padrona. Il 60% dello spazio è produttivo, il 40% ricreativo, a disposizione dei dipendenti ci sono anche un fisioterapista, un posturologo, un nutrizionista e uno chef.

L’architetto è Carlo Paternò, che ha messo al centro del suo progetto le persone, inizio e fine del processo creativo. L’intelligenza artificiale serve per monitorare la qualità ambientale e c’è il software emozionale che immortala esattamente chi sei e come va.

Usciti dall’hub, teniamo ben a mente l’auspicio dell’Amministratore delegato di Huawey Thomas Miao, «Quarant’anni fa Shenzhen, cuore della mia azienda, era un piccolo villaggio. Oggi lavorano lì più di quaranta milioni di persone, è diventato il cuore pulsante della tecnologia in Cina. Vorrei portare lo stesso sogno in Sicilia, qui a Catania. Per realizzarlo occorro tre cose investimenti, e noi investiremo; ecosistemi, ovvero partnership e collaborazione pubblico-privato; e lavoro, formazione continua e conoscenza affinché diventi centro di eccellenza».


Al suo messaggio ha fatto eco Nino Raspanti, vicepresidente della CEI: «La cultura delle emigrazioni è tipica delle Isole. Questo è un dilemma. Costruire ponti non solo per andare ma anche per tornare ed accogliere nuove intelligenze. Un’impresa deve attenzionare non solo il profitto economico ma deve coinvolgere le persone ed ha valore se si assume la responsabilità sociale del territorio».

L.C.

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