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Niente depurazione e paghiamo le multe. Quanto costa agli acesi “l’indecisione della politica”?

ACIREALE – Tra le tante criticità la città non ha un depuratore, una faccenda che si protrae, senza trovare soluzioni, dai tempi dell’amministrazione Garozzo. In consiglio comunale, anni fa, venne fermata l’intenzione dell’amministrazione di collocare il depuratore in via Volano e si propose un altro sito; Femminamorta.

La questione depurazione è una di quelle che negli anni non è riuscita a mettere d’accordo le forze politiche cittadine e che oggi consegna il conto all’amministrazione Alì.

Scrive il sindaco Alì: “Il comune di Acireale dovrebbe pagare una multa di circa 10 € a persona, oltre 500 mila € all’anno per il ritardo nella realizzazione. Anche questo un regalo che ci arriva da chi non ha saputo decidere. Oggi scelgono altri al nostro posto e per giunta paghiamo sanzioni.”

La vcenda iniziò nel lontano 2013 con alcuni passaggi complessi e caotici in consiglio comunale. Passaggi che non portarono ad una condivisioni d’intenti ma, di fatto, ad un azzeramento delle proposte.

Ecco un nostra intervista dell’8 sett. 2013 all’allora sindaco di Acireale Nino Garozzo che aveva mandato delle “missive” alla Regione Siciliana ai fini di sbloccare la situazione Vedi l’intervista all’ex sindaco Nino Garozzo

Si arriva dopo il nulla di fatto alla proposta dell’allora opposizione in consiglio comunale che avanzò delle indicazioni anch’esse non andate in porto. Ed ecco cosa diceva la minoranza consiliare rispetto alle proposte avanzate dall’amministrazione Garozzo.

Correva il 30 gennaio 2013 queste le posizioni dei consiglieri Salvo Seminara, Gioacchino Ferlito, Roberto Barbagallo, Rosario Raneri, Nando Ardita. Vedi le interviste a Seminara, Ferlito, Ardita, Barbagallo e Raneri

L’8 agosto 2014 è già uscito di scena il sindaco Garozzo che ha lasciato la poltrona di primo cittadino a Roberto Barbagallo. L’allora sindaco Barbagallo afferma: “Finalmente si esce da una fase di stallo. Adesso seguiremo con attenzione tutte le fasi a partire dalla localizzazione, alla progettazione fino al collaudo. Siamo fiduciosi e siamo sicuri che il Genio civile si confronterà con le istanze del territorio e sarà trovata la soluzione ottimale per una questione che non può più essere rimandata. I tempi sono strettissimi, appena insediata la nuova Amministrazione ha subito voluto riaprire l’iter con la Regione e dare un segnale del massimo impegno per trovare un soluzione sostenibile e compatibile con le esigenze del territorio. La realizzazione dell’impianto è fondamentale al fine di tutelare l’ambiente, il territorio, le nostre coste e il nostro mare, non possiamo più aspettare”.

Ma non succede nulla, così solo qualche mese dopo, il 4 settembre 2014, arriva lo sblocca Italia e il sindaco Barbagallo afferma: “La stretta imposta dallo “Sblocca-Italia” è giusta, da troppi anni si discute invano di depurazione e il finanziamento è rimasto congelato, e purtroppo oggi il nostro mare e il nostro territorio piangono le conseguenze dell’indecisione della politica. Adesso si ripropone alle porte lo spettro mai scongiurato delle sanzioni europee, fin ad oggi evitate proroga dopo proroga, e della perdita di un finanziamento che per Acireale e i Comuni del territorio è indispensabile”.

Ed infatti le sanzioni non sono tardate ad arrivare e colpiscono i contribuenti acesi per le colpe di una politica che non ha saputo decidere come e dove allocare il depuratore. Ovviamente da anni il nostro mare “piange le conseguenze dell’indecisione della politica”.

Infine il sindaco Alì incontra il dott. Rolle e, nel suo resocontro settimanale, afferma: “Ho poi incontrato il Professore Rolle, commissario per la realizzazione della rete fognaria e del depuratore. Abbiamo fatto un sopralluogo nelle zone in cui hanno individuato i due depuratori: Femmina morta e San Girolamo. La loro previsione è un investimento di circa 200 milioni di € con la realizzazione per intero della rete fognaria che non potrà essere mista”.

Avremo mai un depuratore? Dove sarà allocato? Ci saranno altre perdite di tempo? Ed infine quanto è costato e quanto costa ai contribuenti acesi l’incapacità politica che si protrae dal lontano 2013?

(mAd)

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