La risorsa acqua è tanto preziosa quanto limitata ed è diffusa nel pianeta in modo non omogeneo. C’è chi ne ha in abbondanza e chi ha problemi di approvigionamento.
Se a questo si aggiunge il concetto di acqua “indiretta” (quella servita per il ciclo di vita di ogni alimento) appare più che evidente l’esigenza di evitare ogni tipo di spreco del liquido vitale.
Tutti i rubinetti dovrebbero essere dotati del miscelatore d’aria che dimezza il consumo senza però modificare le nostre abitudini. Lo sciacquone del bagno meglio se a doppio pulsante di scarico.
Per lavarsi è preferibile utilizzare la doccia piuttosto che la vasca da bagno, consumeremo circa 1/3 di acqua in meno.
Quando ci laviamo le mani o i denti oppure quando, sotto la doccia, ci insaponiamo chiudiamo l’acqua e usiamola solo nella fase di risciacquo. Il risparmio è notevole!
Facciamo attenzione che i rubinetti non abbiano perdite. Di notte controlliamo il contatore e la mattina verifichiamo di nuovo. Se il contatore è girato c’è una perdita: individuiamola e chiamiamo un idraulico per aggiustarla, senza perdere tempo perché si possono sprecare fino a 100 litri di acqua al giorno.
L’acqua del rubinetto è meglio di quella in bottiglia perché è sottoposta ad una serie di leggi e controllo quotidiani che ne garantiscono la qualità e la sicurezza.
E che dire del cloro o del calcio che contiene?
Il cloro si elimina lasciando l’acqua in brocca per un minuto visto che è un gas e si disperde nell’ambiente; il fatto che calcio renda l’acqua più difficile da digerire è una leggenda metropolitana, anzi è un buon sostegno per le ossa, i denti, la corretta coagulazione del sangue, il funzionamento del sistema nervoso e gli scambi delle cellule.
Se non potete fare a meno di comprare la bottiglia, prediligete il vetro e il vuoto a rendere, comprate le acque minerali locali provenienti dai monti vicini e che avranno percorso pochi chilometri.