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venerdì, Maggio 17, 2024
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Non saremo mai una Città a vocazione turistica.

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Piazza Duomo, il salotto di Acireale, l’agorà per eccellenza degli Acesi è stata concessa, dietro regolare pagamento, per questa sera per la realizzazione di uno spettacolo che vede protagonista una apprezzata cabarettista siciliana.
Come Acesi a prima sensazione ed istintivamente ci siamo ribellati a questa “espropriazione” dello spazio pubblico per eccellenza: Piazza Duomo è degli Acesi, Piazza Duomo è sacra, Piazza Duomo non si tocca…
Non siamo abituati a Piazza Duomo chiusa per uno spettacolo a pagamento, dove il prezzo del biglietto non è a portata di buona parte della popolazione acese. Non siamo abituati al pensiero di non essere liberi di andare a passeggiare in Piazza Duomo quando vogliamo. Non siamo abituati ad una Città che cerca di attirare gente per dare un poco di respiro alla sua economia.
Non ci abitueremo mai ad essere una Città dell’accoglienza, una Città a vocazione turistica, una Città che offre intrattenimento.
Se nel passato il culto del bello della nobiltà Acese e del clero non avessero dato un’impronta unica alla nostra Città, forse in fondo saremmo più felici, l’opulenza degli anni del “limoni d’oro” hanno riempito le tasche degli acesi, ci hanno fatto sentire importanti, invincibili ed autosufficienti. La inesorabile crisi economica partita dalla fine degli anni ottanta collegata al tracollo dell’agrumicultura e la successiva crisi economica di rilievo mondiale hanno dato il colpo di grazia ad una Città che ha perso e continua a perdere pezzi di economia e pezzi di ricchezza accumulata in secoli di fecondità.
Abbiamo una bella Città da offrire ai turisti, agli avventori, al forestiero, al villeggiante…. ma noi li disdegnamo, li disprezziamo e li guardiamo dall’alto in basso…..  ci sentiamo ancora quelli della riviera dei limoni , della battaglia di San Leonardello, della Fiera Franca, dei Privilegi, del Porcellana e di Paolo Vasta.
Se leggiamo i dati statistici del Comune di Acireale, i dati della ricchezza e del PIL ci viene la pelle d’oca… economia retta da pensionati e stipendiati ( u postu fissu) , reddito da imprenditoria quasi zero… in vent’anni saremo una Città inesorabilmente povera se non ci sarà un reale e concreto cambiamento di tendenza.
L’Amministrazione ha in qualche modo “rubato” alla vicina e tanto ammirata Zafferana Etnea, grazie a Guglielmo Ferro senza dubbio, la prima della tourneè della Mannino, piaccia o no è conosciuta e apprezzata e lo spettacolo è di rilievo. Qualcuno dice che è tutta una combine tra Amministrazione e organizzatori, tanto è combine che lo stesso spettacolo lo scorso anno ha staccato 1300 biglietti a Zafferana mentre ad Acireale saranno meno di 600. Quindi a livello economico investire su Acireale pare che questa volta non sia stata una buona idea, perchè tra l’altro oltre alle spese vive gli organizzatori devono mettere in conto i separè il palco e i bagni chimici. Qualche detrattore , che ha mentito sapendo di mentire, ha messo in giro la voce che se lo spettacolo va male il Comune dovrà coprire le perdite, tutto ciò è assolutamente falso, il Comune ha incassato per la Concessione del suolo pubblico 1300 euro e non deve reintegrare eventuali perdite.
Ritornando alla Piazza Duomo: Acireale non ha Arene capaci di contenere mille persone, il Teatro Maugeri è inagibile a causa della tromba d’aria e per contenere uno spettacolo di grandi dimensioni abbiamo solamente la splendida cornice di Piazza Duomo, che verrà chiusa per qualche ora nella zona del cinque oro.
Gli Acesi, abbiamo visto, sono gelosi della loro piazza, l’agorà, il punto di incontro, la sua chiusura ha prodotto una levata di scudi da parte di alcuni cittadini, opinioni rispettabili e legittime, non sappiamo quale saranno le scelte in futuro dell’Amministrazione…. però cortesemente da ora in poi non si dica più che Acireale sia una Città a vocazione turistica…
((santodimauro)

 

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