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Piccola Storia di Jaci – Cap. Alessandro Politi, decorato e reduce di guerra.

Alessandro Politi, nato in Acireale il 15 maggio del 1895 visse nella sua città natale fino al 12 febbraio 1961. Come tutti i nati nel 1895 rientrava tra gli arruolati della prima mobilitazione generale dell’esercito per il successivo inizio delle operazioni di guerra. Fu aggregato con il grado di sottotenente (verrà successivamente promosso al grado di tenete e congedato con quello di capitano) al II° battaglione del 92° fanteria della Brigata Basilicata della 4a Armata dell’Esercito Italiano comandata dal generale Luigi Nava. La Brigata Basilicata faceva parte della 1ª Divisione Fanteria e partecipò alla Grande Guerra sul fronte dolomitico e precisamente nell’Alto Cadore.

 

I principali eventi di guerra che hanno interessato il tenente Alessandro Politi:

La più importante azione di guerra che ha interessato la Brigata Basilicata è legata alla cosiddetta “Battaglia del solstizio” o Seconda battaglia del Piave combattuta nel giungo del 1918 e ai successivi eventi bellici che hanno causato ingenti perdite subite all’impero Austro Asburgico e che ha, di fatto, decretato l’esito della guerra a favore dell’Italia.

Il 15 giugno 1918 il nemico, dopo violento tiro di artiglieria, riesce ad occupare una parte della linea di resistenza del Grappa e a conquistare con asprissima lotta il tratto : Col Moschin — Col Fenilon — Col Fagheron. Accorrono allora i rincalzi (un battaglione del 91°, due del 92° ed il IX reparto d’assalto) che arginano l’offensiva nemica e riprendono il Fenilon. Nelle prime ore del 17 il I/92° Basilicata e reparti del IX reparto d’assalto con slancio ed ardimento attaccano le trincee di Col Moschin e le riconquistano catturando 250 prigionieri e molto materiale bellico.

Il giorno 24, iniziate le operazioni per rioccupare Col Caprile e Col Berretta, la brigata vi concorre attivamente, scattando verso l’obiettivo: Col del Miglio — Col degli Orbi, ma, ostacolata da un intenso fuoco di mitragliatrici, non progredisce che lievemente, ottenendo qualche vantaggio utile per la sistemazione della linea Col Moschin — Osteria del Pianoro.

Il 2 luglio tre battaglioni (II/91° – III/91° – II/92°) rinnovano altro attacco conquistando di slancio il costone di Col del Miglio e catturando 560 prigionieri. Per il tenace valore, ferma disciplina, slancio ed ardimento dimostrati dai reparti nei combattimenti del Monfenera (9 – 20 novembre 1917) del Col Fenilon (15 giugno 1918) e di Col del Miglio (2 luglio 1918) le Bandiere del 91° e 92° reggimento furono decorate di medaglia d’argento al valor militare per il coraggio dimostrato in questa fondamentale battaglia che ha sancito la sconfitta dell’impero Asburgico.

Motivazione della medaglia d’argento al valor militare concessa nel 1919:

Politi Alessandro, da Acireale (Catania), sottotenente di complemento, 92 reggimento fanteria. – Dava bella prova di slancio e di coraggio, conducendo il suo reparto alla conquista di una seconda posizione, che minacciava un fianco della prima, ed occupava anche quella. catturando vari ufficiali e molti soldati nemici. – Col degli orbi – Col del Miglio (Monte Grappa), 2 luglio 1918. (istituto del Nastro Azzurro)

Si ringraziano il Dott. Alessandro Politi per aver condiviso le notizie e le foto del nonno e lo studioso Aurelio Grasso per la sua consueta amichevole disponibilità

 

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