Nel 1738 gli artigiani orafi e argentieri ottenevano “Il Consolato “, primo console della categoria fu’ mastro Cristoforo Mirone, eletto a maggioranza dai “professori di bottega”. I figli dei professori potevano esercitare il mestiere sottoponendosi ad un esame e pagare il mantenimento della cassa delle torce e del cereo di Santa Venera. Gli orefici e argentieri forestieri per poter aprire bottega in Aci dovevano sottoporsi ad un esame da parte dei consoli e pagare onze otto in contanti, quattro per le torce e per il cereo di Santa Venera.
I consolati saranno aboliti nel 1820.
Da queste righe del dott. Fichera ci danno l’indizio che il ceto degli orafi e argentieri aveva in cura uno dei Cerei votivi della Santa patrona.
Arte e Devozione capitolo storia e tradizione del Dott. Antonino Fichera, edito dalla Basilica di San Sebastiano.