Per tutelare la costa dalle continue incursioni dei pirati saraceni, sin dalla metà del XVI secolo i Vicerè di Sicilia apprestarono un sistema di torri d’avvistamento allo scopo di dare l’allarme in caso di attacco o avvistamento di vele saracene. Sin dalla seconda metà del XVI era presente sul ciglio della Timpa Acese di uno spiazzo dove era posto un pezzo di artiglieria che veniva utilizzato per segnalare il pericolo . Già nel 1583 esisteva una torre. Nel 1593 i Giurati di Aci presentano istanza per fornire “il Tocco” di un pezzo di artiglieria di cinque quintali. Con dispaccio del 23 febbraio del 1613 il Vicerè Duca di Ossuna ordina la costruzione di una nuova torre completata nel 1617, sempre in quest’anno viene realizzata su ordine viceregio la Fortezza a terrapieno su progetto del sergente maggiore delle milizie acitane , Lelio de Roxas. La fortezza e la strada subirono danni a causa del terremoto del 1693 presto riparati con i proventi di una gabella sull’olio, la strada venne ampliata con l’acquisto di un terreno nelle adiacenze del Bastione di proprietà di un certo Geronimo Giuffrida. Nel 1739 la strada fu di nuovo riparata. La Fortezza e la strada subirono altri danni col sisma del 1818, ancora nel 1820 il forte , fatiscente, era ancora operativo per tutelare il sottostante borgo di Santa Maria La Scala e le donne che scendevano alla contrada Miuccio per attingere l’acqua e lavare i panni. La Strada fu ripristinata nel 1843-1845 dal Sindaco De Maria costruendo nuovi archi e nuovi Baluardi. Ultimo utilizzo difensivo fu durante la II guerra mondiale dove fu posizionato un pezzo di artiglieria per tutelare la costa dalle incursioni dei sottomarini britannici.
Fonti:
Acireale “La timpa e la fortezza del Tocco” Cav. Biagio Fichera
Imago Urbis – Dott.sa Gravagno , Ing. Scaccianoce.
