Da secoli gli acesi, in caso di necessità o di gravi pericoli che minacciavano il vità della città, ricorrono al “Divinissimo” , un misteriosa statua dedicata al Cristo flagellato alla colonna venerata nella Basilica dei SS. Pietro e Paolo in Acireale. Le cronache raccolte dal Can. Raciti Romeo raccontano di un evento miracolosi accadito in città nel 1867.
Il Sig. Mario Geremia patrizio, scriveva che il 1867 fu anno di ostinata siccità e una delle tante cause del propagarsi dell’epidemia di colera che in quei mesi mieteva vittime in Acireale e Catania. Il popolo, con fervorose preghiere, si affido alla misericordia del Divinissimo Cristo alla Colonna venerato nella Basilica dei SS.Apostoli.
La domenica del 31 marzo ebbe luogo la processione con la partecipazione delle confraternite in abito penitenziale, il clero , il capitolo e il vicario foraneo Rev. prevosto Tommaso Calì, tutti vestiti di nero senza insegne e con la corona di spine e la corda la collo. La piazza Duomo era gremita in religioso silenzio.
Alle ore 21 usciva dalla Basilica il venerato simulacro portato a spalla dai confrati della congregazione omonima. Il cielo incominciò a coprirsi di nuvole e dopo brevi istanti sopravvenne una pioggerella, che bagno totalmente il baldacchino sorretto sul Simulacro. La commozione del popolo crebbe a dismisura e bisognò riparare la sacra immagine nella chiesa del monastero di San Benedetto.
Come al solito non mancarono le critiche e i tentativi per impedire la processione penitenziale.
Fonte storica “Culto del SS.Cristo alla Colonna, Can Raciti Romeo
foto processione del Divinissimo anno 2000