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giovedì, Maggio 2, 2024
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Piccola Storia di Jaci – lo stato dei servizi sanitari locali , anno 1875

 

Con la costituzione della nuova diocesi acese , il vescovo Mons. Genuardi  inviava, nel 1875, la prima Relationes ad limina alla Santa Sede dove descriveva, tra le altre cose, lo stato  della Sanità locale . Nel punto X della relazione descriveva lo stato degli ospedali : “Gli ospedali nella diocesi sono: due in questa sede – uno per le malattie acute, sotto il titolo di Santa Marta, ad un altro per gli incurabili sotto il titolo di Santa Venera – , forniti dalla pietà dei fedeli di ampi edifici e sufficientemente provvisti di assistenza, sia morale che spirituale, per la cura assidua di persone pie di questa città e di zelanti ecclesiastici. Nella città di Castiglione vi è l’ospedale di San Giovanni di Dio, pressochè diroccato ed abbandonato, sebbene provvisto di buone rendite. A seguito della nostra deplorazione e del nostro interessamento, il Consiglio municipale di quella città ha deliberato di affidarlo alle Suore della Carità di San Vincenzo de’  Paoli, ma la delibera non ha  avuto ancora esecuzione. Nella città di Giarre sta sorgendo un altro ospedale a spese del Comune e per la pietà dei fedeli, ancora in costruzione. Nel borgo di Aci sant’Antonio vi e’ ugualmente un altro piccolo ospedale, sotto il titolo di S.Vincenzo de’  Paoli, costruito con le elemosine dei fedeli e ben ordinato.”  Il vescovo alla fine del capitolo annotava ” Tutte le opere, i collegi, gli ospedali e gli altri istituti e luoghi pii che possedevano rendite in precedenza venivano amministrati dal Consiglio degli Ospizi, il cui capo era l’Ordinario diocesano; ora ricadono sotto l’amministrazione del Consiglio Provinciale, essendo abolito qualsiasi intervento dell’autorità ecclesiastica. Nel corso della S.Visita non è stato quindi possibile chieder conto degli attuali amministratori di queste opere pie della loro amministrazione, secondo i sacri canoni.”

Fonte Memorie e Rendiconti anno 1985 serie III – vol V

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