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Piccola storia di Jaci – Penuria di benzina, inverno primavera 1943

Il 1943 segna la svolta della guerra, col collasso dei fronti di Stalingrado ed El Alamein la situazione militare diventava critica, la Germania non è più in grado di chiudere la guerra con la Russia e gli Americani sono sbarcati alcuni mesi prima in Nord Africa.

La situazione economica in italia diventa ancora più critica, la Sicilia diventa “anticamera” del fronte.

In Acireale, come in tutte le altre città, il carburante per i veicoli diventa introvabile, molti acesi riutilizzano carretti e “carramatti” con i relativi animali da traino, gli spostamenti fuori Acireale sono quasi impossibili.

Le spettanze dei beni di prima necessità sono assegnati con la tessera annonaria e vengono ridotti di giorno in giorno, chi ha la possibilità economica si rivolge al mercato nero (u n’trallazzu).

Anche la farina per il pane scarseggia, le Guardie Municipali in qualche panificio della “Chiazza” sequestrano il pane perchè sospettano sia prodotto con materiali nocivi alla salute che addirittura lo rendono immangiabile, si denunciano pure alcuni possessori di galline che alterano il numero dei volatili al fine di ottenere più crusca da utilizzare per produrre il pane.

I centri principali dell’isola diventano bersaglio quotidiano dei bombardamenti aerei alleati causando l’esodo di molti sfollati verso i centri minori e interni, aggravando ancora di più l’equilibrio, già precario, della distribuzione delle razioni alimentari.

Notizie storiche da “Acireale” 1943 – avv. Felice Saporita

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