La citta’ di Acireale si prepara al Referendum popolare per scegliere tra monarchia e repubblica. Il governo emana delle norme severe sull’obbligo di voto. Sui muri della città appare un manifesto del Ministero dell’Interno che informa:
“L’esercizio del voto è un obbligo al quale nessun cittadino può sottrarsi senza venire meno ad un suo preciso dovere verso il Paese in un momento decisivo della vita nazionale.
L’elettore che non abbia esercitato il diritto di voto, deve darne giustificazione al Sindaco; che, valutati i motivi che hanno impedito l’esercizio del voto, procede alla compilazione dell’elenco degli astenuti. Contro l’inclusione in questo elenco decide il Prefetto con proprio decreto inappellabile.
Per un periodo di 5 anni la voce “Non ha votato” sarà inscritta nei certificati di buona condotta rilasciati a chi si sia astenuto dal voto senza giustificato motivo”.
“Il Risveglio – Acireale 1944 – 1960 ” cronache cittadine dell’Avv. Felice Saporita Accademia degli Zelanti