Abbiamo potuto valutare come e quanto importante può essere la spinta dal basso; quella spinta civica che si compone essenzialmente di cittadini consapevoli, cittadini che comprendono il valore della vivibilità urbana. Abbiamo compreso che le amministrazioni possono essere buone, cattive, confuse, con chiari progetti ma senza una serena e motivata spinta dal basso i tempi si allungano, le difficoltà aumentano.
Non resta altro, quindi, che muovere le coscienze su alcuni temi che sono nei programmi dell’amministrazione Barbagallo ma che possono subire ritardi, lungaggini e difficoltà relative al fatto che ancora qualcuno pensa che popolare significa valore aggiunto nella nostra città. Non è così. Spesso le scelte popolari, negli anni, sono state scelte dettate da singole categorie e non certo dai reali bisogni dei cittadini. Ed infatti, proprio per questa logica, che il senso di comunità è andato perduto, le vocazioni sprofondate nel degrado, le virtù infangate dalle clientele.
La risposta e l’azione, oggi non possono essere che essere una sola: i cittadini facciano la loro parte e chi la fa già la continui sulla buona strada. Differenziare (anche se il servizio è carente), parcheggiare nei parcheggi, tenere le cicche delle sigarette in tasca e non lasciarli per terra o tra gi scogli delle nostre coste, evitare di produrre sottocultura urbana e diventare esempio.
Oltre il colore delle amministrazioni che si susseguono, oltre gli equilibri dei massimi livelli cittadini, oltre le disponibilità di cassa e oltre ogni forma di assistenzialismo clientelare (battezzato “rizzetta” in consiglio comunale) la “rivolta” dei cittadini deve essere esemplare. Educhiamo i concittadini che sconoscono e non apprezzano le modalità civiche, facciamo da esempio a chi continua a sporcare la città, diventiamo “amministratori” cittadini e dimentichiamoci, una volta per sempre, il rapporto “uno a uno” che si intrattiene con chi ci governa. In una parola diventiamo comunità evoluta, richiediamo quello che serve per aumentare gli indici di vivibilità, pretendiamo mezzi pubblici di trasporto, pretendiamo spazi per i bambini e per gli amici a quattro zampe. Richiediamo trasparenza in ogni settore pubblico ma, prima di ogni cosa, diventiamo cittadini virtuosi, diventiamo maggioranza sensibile e autenticamente civica. Non vi è altra strada se non quella di essere consapevoli di cosa serve per diventare una città moderna, richiediamo servizi efficienti e facciamoci trovare pronti ai cambiamenti ma soprattutto anticipiamo i cambiamenti.
Il tempo è ora. I cittadini, insieme, dovranno dimostrare il desiderio irrefrenabile di diventare una città bella, pulita, ordinata e rispettosa. Una città a misura di bambini, accogliente e attenta alla disabilità. E se l’amministrazione dimentica gli obiettivi e i programmi facciamogli capire che noi cittadini siamo già avanti e vogliamo lasciare ai nostri figli un luogo bello dove vivere.
(mAd)
