Sveglia. Il giorno della resurrezione è vicino, con la Pasqua dove il Cristo si libera dal peso e dal dolore della condizione umana e ascende oltre. Il Cristo, però, vive ed opera da Uomo, insieme agli uomini in una condizione storica e politica di schiavitù e violenza. Il Cristo caccia via i mercanti dal Tempio, si unisce ai deboli e lotta con loro per la rinascita, per l’uguaglianza, per la libertà. Figlio di Dio o meno, dona la sua vita per l’ideale dell’amore (termine onnicomprensivo insito nella figura di Cristo).
Quello che Jesus dona agli ultimi, ai malati, agli schiavi e ai deboli è chiaro ed è una pagina dell’Uomo che, ancora oggi dopo duemila anni, rimane una pietra miliare nella storia dell’umanità. La lotta non violenta contro il potere religioso e politico. La lotta contro l’imperialismo, contro i dogmi violenti e intrisi di sangue della religione, la disperata strada dell’amore che si è opposta alla violenza del regime religioso/imperialista ma anche in opposizione all’individualismo, l’egoismo, la sete di potere, la pratica della violenza, l’ingordigia dei mercanti.
Denaro, potere, religione, impero e, poi, l’Uomo nella sua nudità, con le sole parole, le mani, gli sguardi, gli insegnamenti tutti diretti verso la libertà, la non violenza, l’accoglienza, il rispetto, l’assenza del pregiudizio, il perdono. Una strada da percorrere con i sandali ai piedi insieme ad un gruppo di umili, insieme alle donne che sono state centrali nella dimensione cristiana; donne poi dimenticate e vilipese, arse vive durante i secoli del cattolicesimo. Centinaia di anni di controllo dei corpi, centinaia di dogmi atti solo a possedere l’umanità, gestire le paure, uccidere per conto di dio.
E’ ricca di insegnamenti la breve vita del Cristo ma ancora più imponente è il significato simbolico della resurrezione. La sveglia dal lungo sonno, il ritorno ad una condizione oltre l’umano ma frutto dell’esperienza umana del dolore e della lotta al sopruso.
Il risveglio costa fatica perché necessità di energia e di idee chiare, svegliarsi dal sonno significa dare ogni giorno un contributo alla propria crescita interiore, mettersi a disposizione degli ultimi, comprendere i dolori, percepire il grido disperato dei deboli, dei fuggitivi, di chi subisce il furto dell’infanzia, stare accanto e dedicare almeno un pensiero a chi soffre, ai popoli senza terra, a chi scappa dal terrore, dalla fame, dalla guerra e cerca rifugio come Maria nella grotta.
Oggi, come sempre, è necessario il risveglio, la resurrezione è un atto dovuto ed il lungo sonno non produce armonia ma rimane solo un modo terribile e vile per scappare davanti alle proprie responsabilità di Uomo. Oggi il risveglio assume il significato di un atto rivoluzionario come Cristo che urla davanti al Tempio a scaraventa ogni mercanzia lontano, indicando la ricerca interiore.
O denaro, o Umanità, o potere o Empatia, o dormire oppure Svegliarsi e lottare. E’ sempre tempo per tornare ad amare.
(mAd) #fancity