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venerdì, Maggio 3, 2024
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Rinuncia o no? Abbotto vs Vasta, l’ultimo atto di una storia convulsa.

ACIREALE – Dopo le varie sollecitazioni da parte del sindaco Alì e di alcuni consiglieri di maggioranza e di minoranza, la seduta prevista per ieri (25/09/2018) è stata revocata. Si sarebbe dovuto dibattere in aula consiliare la proposta di rendiconto di gestione e, secondo l’art- 227 comma 2 del Tuel, i consiglieri comunali hanno a disposizione venti giorni per esaminare il documento.

Perchè è stato chiesto ai consiglieri comunali di rinunciare ai venti giorni per l’analisi del documento? Lo spiega la legge: “La proposta è messa a disposizione dei componenti dell’organo consiliare prima dell’inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto entro un termine, non inferiore a venti giorni, stabilito dal regolamento di contabilità.” Quindi è evidente che rinunciando ai venti giorni si sarebbe potuto approvare il documento prima della scadenza del 30 aprile.

Ventitrè consiglieri comunali su ventiquattro hanno così firmato la rinuncia, il ventiquattrosimo Giuseppe Vasta no. In un primo momento il consigliere Vasta aveva condiviso la posizione di non rinunciare ai venti giorni per l’analisi del documento insieme al consigliere comunale Dimauro, poi, invece, anche Dimauro firmava la rinuncia e redigeva una nota dove tra l’altro si legge: “Non voglio assolutamente essere il capro espiatorio….” Così resta solo Vasta che, invece, in un comunicato riaffermava il suo convincimento di non firmare la rinuncia.

Non è ancora finita qui. Agli appelli del sindaco si associano quelli dell’assessore Cavallaro che in una nota afferma: “in guerra come in politica a volte, qualcuno decide anche per altri facendo loro credere che il sacrificio di qualcuno sia necessario per il bene collettivo.”

Ieri ancora un altro atto di questa storia. La presidente del consiglio comunale Sonia Abbotto manda una nota in cui afferma: “Gli uffici, i revisori dei conti e la giunta, si stanno attivando per proseguire un normale iter nonostante qualcuno abbia sentito in ritardo, l’esigenza di studiare le carte molti giorni dopo la disponibilità delle stesse”.

Il riferimento al consigliere comunale Vasta è evidente e per non farci mancare nulla lo stesso Vasta  meno di un’ora della diffusione della nota del presidente del consiglio comunale risponde “Apprendo dell’intervento fuori luogo, perché esula dalle proprie funzioni di rappresentanza dell’organo consiliare, del Presidente del consiglio comunale. Provo quasi tenerezza per la signora che purtroppo si è vista catapultata in un ruolo più grande di lei…”

A questo punto rimane una sola soluzione che crediamo possa essere quella che verrà messa in campo ed accontenerà tutti, spostare il consiglio comunale di qualche giorno per far si che il consigliere comunale Vasta possa continuare ad analizzare il documento e all’amministrazione di portare in aula ed approvare la rendicontazione generale e poter iniziare ad amministrare senza portarsi ancora sulle spalle questa soap opera che ha visto coinvolti amministratori, corte dei conti, revisori dei conti e consiglieri comunali.

Dopo questo passaggio ad Alì e alla sua giunta non resteranno altri argomenti se non quello di iniziare ad amministrare la città con efficienza e concretezza.

(mAd)

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