Esiste la ricetta per stimolare le piogge nelle zone maggiormente soggette a siccità? Sembrerebbe di si. Ingredienti, un drone e particelle di ioduro d’argento quanto basta.
E’ quanto scaturisce dai primi risultati di un progetto, in fase di elaborazione, realizzato da alcuni ricercatori americani, i quali dichiarano, che l’azione del drone ha aumentato del 10% la piovosità nelle zone sottoposte ai test.
Il drone “sparerà” sulle nuvole alcune particelle di ioduro d’argento che stimolano il formarsi della pioggia.
A margine di questa notizia, riteniamo opportuno riportare alcune insistenti voci di corridoio che, per quanto ancora prive di conferme ufficiali, stanno allarmando la comunità di Trunzopoli.
Pare infatti che, a causa di un un errore in fase di sperimentazione, uno di questi droni utilizzato per gli esperimenti, a cui è stato appunto dato il nome di “Trunzodron”, sia erroneamente finito sopra il cielo della comunità trunzese, causando imprevedibili, abbondanti ed inusuali precipitazioni.
L’allarme è scattato immediatamente con il Sindaco che ha proclamato l’allerta meteo a vita, disponendo l’immediata e definitiva chiusura di tutte le scuole. Tirano un sospiro di sollievo gli studenti ed i blog acesi che finalmente non dovranno più far fronte alle decine di migliaia di commenti in risposta a “domani le scuole saranno chiuse?”.
Tutte le strutture scolastiche verranno abbattute ed al loro posto sorgeranno dei chioschi, con un unico vincolo: non avere alberi (neanche finti) nel raggio di un chilometro.
Infine c’è grande apprensione per lo stato di salute mentale del Presidente della Fondazione del Carnevale. Dagli ultimi dati in nostro possesso, pare estremamente improbabile che il “Trunzodron” possa essere recuperato prima della prossima edizione del Carnevale estivo.
Luis.
