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STORIE DI CANZONI – Adele – “Rolling in the deep”

Non c’è dubbio che la cantautrice britannica Adele (al secolo Adele Laurie Blue Atkins) sia uno dei fenomeni più interessanti del panorama musicale internazionale del terzo millennio. Dotata di una voce potente e versatile, adatta alle influenze blues e gospel, particolarmente evidenti nella prima fase della sua produzione, è considerata insieme a Duffy e alla compianta Amy Winehouse, la principale esponente del soul bianco femminile. Forse non è azzardato ritenere che, per certi versi, le vicissitudini della vita privata (relazioni sentimentali burrascose) e la mancata accettazione del proprio aspetto fisico (era affetta da una evidente obesità) abbiano condizionato, nella prima parte della sua carriera, una produzione musicale più sofferta e intimista, ma al tempo stesso più convincente e adatta alle sue caratteristiche di cantante soul/blues. Dopo il buon successo commerciale del primo album, “19” (il titoli degli album si riferiscono all’età della cantante al momento della composizione), è con il successivo, “21” (2011) che Adele si afferma come vero e proprio fenomeno della scena musicale mondiale. L’album risulta il più venduto negli USA sia nel 2011 che nel 2012 e nel Regno Unito, superando “Back to Black” di Amy Winehouse, diventa il disco finora più venduto nel XXI secolo. Almeno tre brani (oltre alla splendida cover di “Lovesong” dei Cure) diventano delle vere e proprie hit internazionali: “Set Fire to the Rain”, “Someone like You” e, appunto, “Rolling in the deep” (“Rotolando nel profondo”), vincitrice del Grammy Award 2011, probabilmente la più sofferta ed autentica tra tutte. Adele ha appena rotto con il fidanzato, e riversa in questo brano tutta la sua amarezza, il rimpianto di ciò che poteva essere e non è stato, e le ferite (probabilmente non solo emotive) inferte dall’ex, che stentano a cicatrizzarsi. Il video, girato da Sam Brown, è molto esplicativo riguardo alla risoluzione traumatica di un rapporto d’amore.
Nel corso degli anni, (durante quali la cantante ha osservato un periodo di pausa artistica di quasi quattro anni) Adele ha affinato sia la voce che la silhouette (ha perso più di 30 kg grazie alla dieta “Sirt”, consistente nell’eliminazione degli zuccheri e dei grassi saturi) è diventata una raffinata e acclamata star internazionale, vincendo nel 2013 anche un Oscar per “Skyfall”, colonna sonora dell’omonimo film della serie “007”.
Noi però, pur essendo felici della ritrovata (relativa) serenità della sua vita privata (ha avuto un bellissimo figlio da un’altra relazione, peraltro già finita) preferiamo musicalmente la prima Adele che, dal suo privato tormentato e pieno di demoni (oggettivi o immaginari non importa) sapeva trarre le sue meravigliose, moderne ballate blues/gospel, specchio della sua anima (“soul”) perennemente inquieta.

Citto Leotta

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