Se dovessimo riprendere gli atti e le operazioni previste per il 2015 ci accorgiamo che tutto è rimasto imbalsamato, ingrippato nei meccanismi di una macchina amministrativa senza una guida, senza riferimenti e con la totale assenza di organi direttivi politici. Diciamo un ammasso di idee e pensieri talmente diversi e spesso contrapposti che sono stati, di fatto, la palla al piede per l’azione amministrativa. Una macchina amministrativa che è stata, per l’anno che è passato, inutile e vacua.
Speravamo nella riapertura della villa Belvedere ma abbiamo visto aprire solo un parcheggio inutile nella storica piazza “del mercato” acese. Volevamo vedere l’istituzione dell’isola pedonale e ci siamo accorti che neanche in estate si è avuto l’ardore di decongestionare il centro storico, speravamo in qualche provvedimento (anche con dei semplici paletti) per via Galatea ma così non è stato. Si è tanto parlato di piazzare una sbarra per l’accesso (ampliato) del parcheggio di piazza Cappuccini ma nulla è stato fatto se non il mantenimento dello status quo e…. dei parcheggiatori abusivi.
Poi il silenzio per la sorte inesorabile e annunciata delle Terme di Acireale e non sono bastati gli interventi della Guardia di Finanza e di un organo sanitario di controllo regionale per l’amianto di Pozzillo per vederne la rimozione. Ed il silenzio è calato anche sulle possibilità della kermesse del carnevale. Un’edizione del carnevale 2016 che sarà la ripetizione del 2015 ma con i carri da sistemare dentro una Cittadella dichiarata interdetta dal presidente della fondazione Coniglio. Dove sistemeranno i carri (danneggiati per la pioggia estiva), quale programmazione turistica è stata fatta e con quale motivazione si andrà a definire la prossima carnevalata non è dato sapere.
Intanto al consiglio comunale brancolano nel buio. Sembra proprio che il gettone lo abbiamo piazzato in gola e gli argomenti scivolano tra il serio e il faceto, tra una richiesta di lampadine e una pozzanghera di troppo. Capita anche di vederli arrampicarsi su questioni di cui sconoscono ogni vicenda storica, ogni passaggio politico e li lasciano fare tanto non contano nulla. “Prendete il gettone e non rompete le palle” sembra essere proprio questo il messaggio.
Così, alla fine di un altro anno tutti i buoni propositi sono stati spostati per il 2016. L’anno della nuova gestione e raccolta dei rifiuti, l’anno che dovrebbe definire parametri di vivibilità seri e organizzare un piano per la viabilità concreto e professionale. Invece ci siamo beccati Aci vivibile un progetto costoso e privo di ogni ricaduta. Al momento abbiamo visto solo degli spot abbastanza demenziali e privi di concretezza. Un’altra favola come il grande cambiamento promesso, come la conferenza programmatica all’ex Angolo di paradiso, come la nascita di Sicilia Futura. Una balla dietro l’altra mentre il ticchettio frenetico ha consumato un altro anno di inutile randagismo politico.
Città difficile, privata di ogni vocazione, derubata tra i limoni, massacrata dal ciclo chiuso del cemento, ridotta a vecchia puttana che si presta per un lavoro di bocca per pochi euro.
mAd
