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Volete cambiare Acireale? E’ possibile solo con una spinta progressista

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Cambiare la città significa esclusivamente ascoltare, per la prima volta nella storia acese, il mondo progressista. L’amministrazione Barbagallo non ha altre scelte se non quella di prestare ascolto a quel mondo che ad Acireale è stato da sempre inascoltato e che, invece, ha buttato giù (negli anni) una quantità significativa di proposte per la città. La città termale, luogo dove gli indici di vivibilità, dove il decoro e la pulizia e il rispetto delle regole dovrebbero essere orientate verso il benessere, il bene comune, il turismo. Ed ancora una città pulita con un alto indice di differenziata che possa promuoverla come città virtuosa, la protezione della salute pubblica con la rapida rimozione dell’amianto a Pozzillo e in altre decine di microdiscariche all’amianto. L’abbattimento dell’ecomostro sulla Timpa, battaglia degli ambientalisti ormai da decenni. Ed ancora una città che riduca spazi al trasporto privato e che promuova ed investa sul trasporto pubblico, sui parcheggi di scambio, sulla mobilità sostenibile e non inquinante. Il rilancio dell’agrumicoltura doc. Promuovere ed investire sui piccoli e medi produttori del limone acese. Un limone che con il verdello ha avuto per decenni grande sviluppo e che oggi sembra essere soltanto relegato a steppaglia nel perimetro della città. Rilancio fortissimo delle frazioni a mare rendendole belle, accattivanti, sgombri da autovetture, vivibili, pulite.

L’amministrazione Barbagallo ha al suo interno componenti troppo eterogenee. Dalla destra ai rappresentanti progressisti ed è questa marmellata che frena lo sviluppo e che trascina in una direzione balbettante e senza orizzonti. Non ci si chiede se il Carnevale dovrebbe durare due o tre settimane al contrario ci si muove affinchè il carnevale non rimanga l’ultima difesa dei peones che hanno portato Acireale a diventare progressivamente un paese senza identità e con poca dignità.

L’amministrazione Barbagallo coadiuvata dagli assessori di area progressista non ha scampo. L’onorevole D’Agostino non ha altra scelta che andare spedito nella direzione del progressismo e della modernità perchè altre vie sono inutile e dannose. Il dott. Salvo Nicotra aiuti e sostenga l’opera di recupero fondi per l’Ente e li reinvesta nei settori che soffrono la crisi più degli altri. Che si dia un aiuto consapevole e strutturato agli esercenti, che si promuova il microcredito, che si smetta di ascoltare la voce nazional popolare che vorrebbe continuare a navigare a vista.

Una sola scelta per l’amministrazione Barbagallo dirigersi speditamente a sinistra, dentro l’area del progresso. Le altre strade sono state già percorse con risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

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