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AAA cercasi “stampellatori”

ACIREALE – Oggi (20/07/’21) approda in aula consiliare il “programma triennale delle opere pubbliche”, riuniti al civico consesso la giunta amministrativa guidata dal sindaco Alì non ha più la maggioranza e i più ingenui si chiederanno se il “programma delle oo.pp.” sarà approvato. Altri sanno bene che arriveranno tutti gli innamorati della città, quelli con il cuore granata, che con qualche modalità di parola non faranno mancare il loro sostegno alla minoranza che sostiene Alì.

I responsabili, gli stampellatori, quelli che temono le elezioni, chi vuole con tutte le forze finire il mandato ed avere più tempo per riorganizzare la rielezione? Nessuno di questi! Sosterranno la minoranza a cinque stelle quelli che… per amore della città e poco conta se sono stati chiamati a svolgere il ruolo di opposizione, se il responso delle urne li ha messi nei banchi di chi ha sostenuto un altro candidato sindaco, un’altra idea di città. Nulla conta quando l’amore vince su tutto.

Potremmo, comunque, affermare che i tre: Trovato, Pittera e Fichera del gruppo la “Città che vogliamo” dopo il loro ultimo intervento in aula in risposta alla relazione del sindaco Alì (“non mi dimetto, sfiduciatemi… politica per un assessorato…” non dovrebbero avere il minimo ripensamento a votare contro il programma delle oo.pp. Stessa cosa per i consiglieri comunali Renna, Scalia e Fazzio che, sempre nell’ultima seduta, sono sembrati significativamente convinti che l’amministrazione ha finito di governare. Il consigliere comunale Ferlito nella seduta in cui ha votato favorevolmente lo “studio di dettaglio del centro storico” ha riferito che non avrebbe mai più sostenuto la maggioranza che, in quell’occasione, non aveva neanche il numero sufficiente per approvare il piano per il centro storico. Michele Di Re competitor principale di Alì per la carica di sindaco dovrebbe non dare fiducia e votare contro, per i consiglieri comunali Vasta e D’Ambra, Dimauro è difficile fare pronostici così come per R. Cundari, mentre per il consigliere leghista A. Coco, che notoriamente gronda amore per la città, il suo voto con molta probabilità potrebbe sommarsi a quelli del M5S.

Insomma questo in sintesi il mosaico che andrà a comporsi nella seduta di oggi. Sappiamo che non esiste vincolo di mandato ma sappiamo anche che non esiste neanche il vincolo di poltrona e crediamo che chi è stato mandato dagli elettori a svolgere il compito di opposizione dovrebbe comportarsi di conseguenza. Quando viene a mancare la forza dell’opposizione allora si fa uno sgambetto alla democrazia e non c’è amore che tenga.

(mAd)

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