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Al via stasera la quarta edizione del festival Jaci and Jazz.

Si è svolta ieri mattina, presso il Palazzo di Città, alla presenza del sindaco Stefano Alì , dell’assessore alla cultura Fabio Manciagli, di alcuni membri della fondazione Bellini e del dott. Giovanni La Rosa dell’associazione culturale Sajamastra, la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione del festival “Jaci and Jazz” che si terrà ad Acireale dal 21 al 28 agosto. Un evento a cui oramai molti acesi sono affezionati da 4 anni e non solo, perché esso riporta ad una tradizione, quella del Jazz appunto, che aveva già trovato nella città del mito di Aci e Galatea una sua fisionomia, diversi decenni fa, alle Terme. È stata un’edizione sofferta, organizzata con tanto impegno e passione, proprio perché si era reduci dalle chiusure che hanno penalizzato molti settori, quello della cultura tra i maggiori, e che quindi vede nel suo compimento una vittoria fatta di sinergie tra l’associazione Sajamastra, la fondazione Bellini, l’amministrazione comunale e i tanti privati che hanno supportato l’evento. Difficoltà legate alle normative in tema di eventi pubblici post-covid, normative (sacrosante) che sono per lo più restrizioni e limitazioni relativamente a capienza e sanificazione dei luoghi. Ma, come ci ha ricordato Giovanni La Rosa di Sajamastra, nonostante inizialmente non si sapesse ancora cosa sarebbe successo e che tipo di aperture ci sarebbero state, si è cercato di provare ad organizzare partendo dal presupposto che “la filosofia di Jaci and Jazz sia proprio quella di un evento jazz non chiuso, autoreferenziale, ma fatto di più eventi che creino i presupposti affinché la città tutta sia aperta e partecipe a questo genere musicale, con il coinvolgimento di locali che hanno riposto positivamente all’idea di ospitare negli spazi antistanti gli eventi “off” sparsi contemporaneamente in varie parti della città”.

Tante le novità di questa edizione, innanzi tutto l’evento guadagna qualche giorno in più, creando delle serate che si possono definire “itineranti”, che coinvolgono il centro storico, ovvero gli eventi che vanno del 21, 22 e 23 agosto. Questi tre giorni, che prendono il nome di “Jaci and Jazz off”, saranno dedicati a performance estemporanee, esibizioni dal vivo, improvvisazioni e concerti dal vivo, in collaborazione con alcuni pub e ristoranti del centro storico. Un modo nuovo e bellissimo per diffondere buona musica tra le strade e i palazzi barocchi.

Seguono poi i due giorni dedicati al contest, che fu la novità della scorsa edizione. Per chi non lo ricordasse, il contest altro non è che una gara riservata a jazz band formate da allievi dei conservatori. Dopo il successo della prima edizione, che ha visto l’affermazione del gruppo GNU Trio del conservatorio di Palermo, quest’anno si contenderanno la vittoria gli allievi dei Conservatori di Trapani, Palermo, Ribera, Messina e, per la prima volta un conservatorio non siciliano, quello di Vibo Valencia. L’idea, come ha ricordato La Rosa, “è quella di far crescere il contest coinvolgendo anche i Conservatori di tutta Italia e non solo siciliani, come era successo lo scorso anno”. La band vincitrice di esibirà dopo la premiazione, venerdì 28 agosto. A tal proposito, va ricordato che la fondazione Bellini ha voluto assegnare un premio in denaro per il primo e per il secondo classificato.

Infine, le ultime tre serate saranno contrassegnate dai concerti di alcuni tra i più grandi interpreti del panorama jazzista nazionale ed internazionale. Mercoledì 26 agosto si esibiranno i “Luciano Troja Broad-Ways sextet” che già dal nome fanno intuire come il loro sia un progetto dedicato a Broadway ed al musical in generale. Giovedì 27 agosto sarà la volta di “Paolo Sorge Mirroring”, un quartetto che suonerà musiche composte proprio durante la quarantena, dove lo “specchio” rappresenta l’immagine evocativa del guardarsi dentro, durante i mesi che hanno costretto i musicisti ad un’intimità con lo strumento, in cui l’unico modo per farsi ascoltare era registrarsi o filmarsi attraverso la videocamera di un dispositivo. La serata conclusiva, infine, quella del 28 agosto, vedrà la premiazione ed esibizione della band vincitrice del Sicily Jazz Academy Contest e successivamente, intorno alle 22, ci sarà l’esibizione del quartetto “Marangolo State 114”, in cui i musicisti, tra cui il direttore artistico Antonio Marangolo, proveranno a mettere insieme jazz contemporaneo, ma anche arte, cinema e lirismo romantico.

Godiamoci, dunque, questa settimana piena di eventi caratterizzati dalla buona musica (ingresso libero, senza prenotazione), in attesa, chissà, di riascoltare il jazz là dove trovò i suoi natali acesi, ovvero al parco delle terme. Vedremo!

(Valeria Musmeci).

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