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giovedì, Maggio 2, 2024
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appunti di viaggio, Barcellona

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Barcellona è tra le mete più visitate ed amate dal turismo giovane e culturale. Seconda città di Spagna ma primo centro della Catalogna,  è una metropoli dalle tante e contraddittorie anime. L’anima catalana è la più spiccata e la rende una città gelosa della propria cultura e delle tradizioni secolari, talmente orgogliosa della propria lingua da farla sopravvivere all’oblio franchista. La Barcellona cosmopolita è invece quella da sempre aperta alle tendenze straniere, approdate grazie ad un porto attivissimo, oggi meta di molte Crociere del Mediterraneo.

cosa vedere, cosa mangiare, dove dormire:

La Rambla di Barcellona è il lungo viale che da Plaza de Catalunya porta fino ai piedi della statua di Colombo, a pochi metri dal mare. Qui si affollano notte e giorno turisti, artisti di strada in cerca di fortuna e ladri in cerca di vittime (la città è famosa per i borseggiatori). non dimenticate di bere un sorso d’acqua alla Fontana di Canaletes (si dice che come la Fontana di Trevi a Roma, assicuri un ritorno a Barcellona) e di infilarvi in quel tripudio di colori e odori che è la Rambla de les Flores, regno dei fiorai di Barcellona.

Vi accorgerete che la Sagrada Familia è davvero un’opera straordinaria. Non è importante che sia incompiuta, ma è straordinario quello che già c’è. sulle facciate si racconta la storia di Gesù, dalla nascita fino alla morte. Nell’interno c’è la Gerusalemme celestiale, la Sagrada Familia è un immenso simbolo cristiano, una specie di racconto biblico in pietra.

Librerie ed antiquari, bar e ristorantini, popolano le stradine di questo quartiere prima romano e poi greco, da sempre centro della vita di Barcellona.  Per scoprire il Barrio Gotico non c’è un percorso consigliato: meglio gironzolare un po’ tra le stradine, senza dimenticare Placa Reial e Carrer Montcada, sede del Museo Picasso. Per una sosta, di giorno e di sera, si può scegliere Els Quatre Gats (I quattro gatti), un ostello inaugurato a Barcellona nel 1897 che divenne subito uno dei punti di incontro dei principali artisti della città, ospitando anche le prime due esposizioni individuali di Picasso.

Animato e colorato come un mercato napoletano, ordinato come uno svizzero, con la scelta di prodotti degna di un centro commerciale. E’ la Boqueria, il più grande mercato di Barcellona e della Spagna che si trova al numero 91 della Rambla. Per chi è abituato ai mercati italiani, stupisce la bellezza dei chioschi (molti con colonne) e la disposizione perfettamente curata dei prodotti in vendita.

La Cattedrale di Barcellona è dedicata a Santa Eulalia e alla Santa Croce. visiterete la cripta dedicata alla santa, con le sue spoglie e un sarcofago che racconta la fondazione di Barcellona da parte di Ercole. Poi c’è un chiostro, con la Fontana dell’Eden. La Cattedrale è anche dedicata alla Santa Croce, il Crocifisso del Quattrocento posto sopra l’altare che secondo la tradizione nel 1571 fu issato sulla nave di Giovanni D’Austria come stendardo durante la battaglia di Lepanto contro i Turchi. Pare che durante la battaglia il Cristo Crocifisso si sia mosso per scansare una palla di cannone. Questo spiegherebbe la strana forma che ha assunto.

Dopo le Olimpiadi del 1992 c’è una parte di Barcellona che è andata perduta per sempre: è quella dei vecchi moli e dei magazzini sul porto. Questa zona d’ombra coincideva con la fine della Rambla e la zona del Porto Vecchio, oggi sostituita da un centro commerciale e da attrazioni tecnologiche con un cinema Imax ed un acquario. Ma non tutto è perduto: resta la Barceloneta, il vecchio quartiere dei pescatori, rimasto uguale a com’era. E’ il luogo dove si va a mangiare pesce, “Pan e Tomate” (Pane e pomodoro) e la “bomba”, una crocchetta di patate ripiena di carne e salsa piccante. I panni stesi (e le auto parcheggiate sui marciapiedi) la fanno assomigliare ad una città del sud Italia.

Il Raval è un quartiere che possiamo definire Ex. C’è un ex nome: si chiamava Barrio Chino (Quartiere dei cinesi) perché all’inizio del 1900 era il ghetto dove vivevano emarginati i lavoratori orientali. E’ l’ex quartiere delle prostitute, è anche un quartiere di ex ladri: fino a qualche anno fa non era consigliabile entrare nel Raval senza essere delinquenti e ben armati. ’ anche il quartiere degli ex toreri, che per scaramanzia, prima di ogni corrida, venivano a passare la notte nel Barrio Chino. Oggi il Raval è un quartiere di tendenza: localini fashion, ristoranti etnici, botteghe di immigrati, artisti di tendenza hanno fatto di questo intrigo di vicoli che costeggia la Rambla la loro casa. C’è il MACBA, il Museo di Arte Contemporanea che di giorno attira i turisti e da cui è partita la rinascita del quartiere.

C’è chi va a Barcellona solo per ammirare le opere di Gaudì e chi se le ritrova davanti all’improvviso, camminando per la citta’. Certo se le incrociate, non potrete fare a meno di notare le opere di questo artista con la testa fra le nuvole, visionario e stravagante, senza ombra di dubbio l’espressione più bizzarra ed emblematica di Barcellona.  L’opera più famosa di Gaudì è il Tempio Espiatorio della Sagrada Famìlia, a cui l’artista si dedicò con tutto se stesso fino al giorno della sua morte avvenuta, pensate un po’, a causa di un tram che l’ha investito mentre passeggiava.

Se riuscite a scappare alla trappola dei menu per turisti (soprattutto sulla Rambla) capirete che la cucina di Barcellona rientra a pieno titolo tra le grandi gastronomie del mondo. Complice la natura, i frutti di mare e il pesce arrivano freschissimi ogni giorno; la carne viene dalla campagna circostante, generosa anche con il vino (3 docg, Priorat, Penedès, Alella). Per il dolce, limitiamoci ai luoghi comuni: una crema catalana e la ricotta con il miele, vanno più che bene.

Barcellona è una meta in ogni periodo dell’anno ed è attrezzata per accogliere il costante flusso turistico in arrivo da ogni parte del mondo. Gli alberghi sono ben disposti nella città e sparsi un po’ ovunque, la differenza è ovviamente nel prezzo. In zona Rambla, Barrio Gotico, Barceloneta, c’è un buon numero di hotel, stanze in affitto, appartamenti, con prezzi abbastanza alti. Se volete spendere meno, potete spostarvi nelle zone un po’ più esterne, come l’Eixample o la Diagonal, da cui ci si muove comunque con facilità grazie alla metro.

divertitevi, e pensateci!!

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