ACIREALE – Ci sono dei comportamenti incivili che restano tali. Ce ne sono altri che, superano la linea rossa della mala educazione e dell’inciviltà. Uno di questi è utilizzare un parcheggio disabili senza averne il titolo, all’insegna del “chissenefrega”. Una modalità che fa montare la rabbia è quando il parcheggio invalidi viene abusivamente occupato da un non avente diritto o, ancora, da un auto con contrassegno esposto ma senza alcun disabile a bordo, o peggio ancora da uno Stand di una fiera che tra pochi giorni prenderà vita in città.
Passando per Acireale ieri (24/08/2018), mi ritrovo con mia grande sorpresa a vedere degli operai intenti a montare uno Stand della Fiera Dello Jonio nello spazio riservato al parcheggio per disabili. Appena mi è stato possibile mi sono messa in contatto con l’amministrazione per esporre la questione e ricevere una motivazione. Immediatamente, gli amministratori, si sono recati sul posto da me segnalato a controllare ciò che stava avvenendo ed è così che trovano lo Stand già completato e montato su due posti del parcheggio riservato ai disabili. Appena l’amministrazione ha verificato ciò che era accaduto, lo Stand è stato immediatamente smontato e fatto spostare altrove. Va detto che gli operai hanno eseguito gli ordini da chi organizza la fiera che è il Comune di Acireale sarà anche che non sono educati al rispetto dei diritti alla disabilità, ma credo che non è difficile riconoscere un parcheggio per disabili e se quelli dell’organizzazione non ci hanno fatto caso “mettiamola così” perchè non ci hanno fatto caso neanche loro che stavano occupando un posto riservato? Come viene programmata la mappa del circuito e in questa mappa ci saranno segnati i posti dei disabili? Mi chiedo allora, perchè far montare lo Stand li, in quel luogo che, invece, deve essere considerato inviolabile?
Di invisibili, ne è pieno il mondo, ancora combattiamo per queste cose, siamo lontani anni luce dalla civiltà, dalla sensibilità verso chi vuole solo essere considerato uguale agli altri, basterebbe, per iniziare, che non venissero calpestati i loro diritti.
(Graziella Tomarchio)
