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domenica, Maggio 5, 2024
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Furti di energia elettrica nell’acese,scatta il bliz della polizia

 

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ACIREALE. Gli agenti del Commissariato di Polizia di Acireale hanno compiuto, su richiesta di personale dell’Ufficio Verifiche Enel di Catania, alcuni controlli mirati ad esercizi commerciali e pubblici ed abitazioni residenziali. Nello specifico sono stati verificati 6 immobili, in ciascuno dei quali è stato riscontrato un furto di energia elettrica, mediante il sistema del cosiddetto “magnete”. E’ scattata la denuncia per i titolari del relativo contratto di somministrazione o per i reali utilizzatori, beneficiari della fornitura.

Sempre la stessa la tecnica utilizzata dagli autori del furto per simulare un mancato consumo o un consumo di gran lunga inferiore a quello effettivo. Applicata al contatore una calamita di grosse dimensioni, che riesce ad alterare la lettura dello stesso, in modo da far risultare un consumo inferiore a quello reale di una percentuale fino al 97%.

Nel caso di un noto bar del centro acese il danno stimato, considerato il presumibile lasso di tempo, si aggira intorno a 150mila euro. In una macelleria il danno stimato è stato calcolato intorno a 40mila euro. In questo caso il proprietario ha inveito in maniera violenta contro gli operatori di polizia, facendo resistenza e procurando lesioni ad uno di loro, per consentire ad un dipendente di staccare il magnete ed impedire quindi l’accertamento. Il magnete è stato comunque ritrovato nel retrobottega e sequestrato. La lettura della curva dei consumi ha permesso di stimare appunto l’ammanco di 40mila euro, considerato il punto in cui il grafico ha registrato un picco corrispondente al momento in cui era stato asportato il magnete. Considerate le circostanze, il 61enne incensurato Giuseppe Cannavò è stato arrestato per furto aggravato continuato di energia elettrica in concorso e per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Il suo dipendente è stato denunciato per favoreggiamento.

Già lo scorso mese altre due persone erano state arrestate per fatti analoghi. In quel caso l’esercizio commerciale era un negozio di generi alimentari e relativo deposito, con un danno stimato di 100mila euro. Sono ancora in corso indagini volte all’identificazione di eventuali irregolarità di esercizi commerciali o private abitazioni che utilizzano gli stessi sistemi per rubare l’energia elettrica.

(Comunicato Stampa)

La Replica:

Sul presunto furto di energia elettrica riscontrato dalla polizia di Acireale all’interno di una macelleria acese, interviene con una nota il legale Rosario Pennisi, difensore del titolare dell’attività.

“Con riferimento alla notizia di stampa diffusa in data 22 agosto 2015 dalla Questura di Catania e relativa al presunto furto di energia elettrica che sarebbe stato consumato all’interno della macelleria Doc di Piazza Dante ad Acireale e, altresì, in ordine alla notizia di consumazione del reato di resistenza a pubblico ufficiale, commesso da Cannavò Giuseppe è doveroso specificare quanto appresso:

Non è stato rinvenuto alcun artificio in atto idoneo a limitare i consumi di energia elettrica. Le valutazioni presuntive dei tecnici dell’Enel intervenuti, non trovano, allo stato, alcun riscontro e saranno oggetto di verifiche da svolgersi in contraddittorio. L’esercizio commerciale in oggetto come è già stato dimostrato, ha pagato mensilmente somme adeguate ai consumi effettuati per notevoli importi. Cannavò Giuseppe non è il titolare della macelleria ma solo un collaboratore.

Lo stesso ha già chiarito i fatti in ordine al reato di resistenza a pubblico ufficiale ed è stata già revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Non risponde al vero che il dipendente sia stato denunciato per favoreggiamento. I fatti saranno ulteriormente chiariti dinanzi all’Autorità Giudiziaria nelle competenti sedi, stante che nessun reato è stato commesso né dagli effettivi titolari né dai loro collaboratori”.

 

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