Sono stati questi, sabato 27 giugno, i principali ingredienti di “Io so(g)no in Italia”, evento organizzato ad Acireale in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato (istituita nel 2000 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite), su iniziativa del Consorzio di cooperative sociali “Il Nodo” e del Comune di Acireale – Assessorato alle Politiche Sociali, in collaborazione con Libera presidio delle Aci, Arci Babilonia, Rifiuti Zero, La Putìa del Bene Comune, le comunità “Senza frontiere” e “Il Mappamondo” dell’IPAB Oasi Cristo Re, Cooperativa Sociale Identità e VieTraverse.
La manifestazione si è svolta nel riqualificato largo Francesco Vecchio (ex area Com) ed ha avuto inizio con la realizzazione, sul muretto lato ovest e di una porzione di quello nord est, di decine di bandiere di Paesi di tutto il mondo. In serata poi il concerto degli Afro Bougna Band, che ha animato e fatto ballare i tanti intervenuti.
“Questa Giornata rappresenta una tappa di un percorso importante e di anni di lavoro svolto ad Acireale –ha commentato Fabrizio Sigona, presidente del Consorzio Il Nodo-. Un momento conclusivo che ha visto coinvolta tutta la città, dai bambini ai più grandi. Abbiamo previsto un primo momento per i ragazzi, con la realizzazione dei murales con le bandiere del mondo, in particolare dei Paesi di provenienza dei nostri beneficiari; in serata poi un momento di festa ed aggregazione, un concerto, senza però dimenticare le vittime registrate venerdì scorso in diversi Paesi a causa del terrorismo”.
“Abbiamo tutti insieme dipinto le bandiere delle varie Nazioni del mondo –ha aggiunto l’assessore alle Politiche sociali, Adele D’Anna- proprio a simboleggiare il fatto che si è tutti fratelli e che non c’è distinzione fra i vari popoli in termini di diritti fondamentali. Quello che vogliamo comunicare è che Acireale è una comunità solidale ed accogliente; la nostra città negli anni, lo vogliamo confermare oggi, ha saputo creare un modello di accoglienza funzionale, capillare sul territorio e con piccoli appartamenti, gestita dal Consorzio Il Nodo”.
“Le bandiere realizzate sotto forma di murales sono state alla fine ben 75 –ha spiegato il direttore dell’area immigrazione del Consorzio Il Nodo, Gabriele Spina-; rappresentano i maggiori Paesi della comunità europea e le principali nazioni da cui si ha più flusso migratorio, africane e mediorentali; abbiamo inserito anche altre bandiere che, pur rappresentando Paesi non in guerra, hanno ad Acireale una presenza forte: tra queste Sri Lanka, Cina e India. Momenti come questi sono fondamentali perché, al di la del lavoro che si fa all’interno dello Sprar, e che permette ai nostri richiedenti di integrarsi con la popolazione locale capendo usi e costumi della stessa, consentono di abituare ed “educare” gli acesi alla convivenza. La cosa bella è che oggi, oltre al Consorzio Il Nodo e al Comune, ad organizzare questo evento ci sono altre sette associazioni che da mesi collaborano con Il Nodo e con le quali stiamo cercando di creare un sistema di welfare acese per l’accoglienza che si estenda dai richiedenti asilo politico a tutta la popolazione migrante ospite qui. Lavorare oggi sull’integrazione e sull’accoglienza, in un panorama mondiale in cui l’integrazione tra le varie culture è giocoforza indispensabile, permetterà alle prossime generazioni di avere una popolazione che vivrà con meno frizioni il rapporto con diverse culture”
(Antonio Carreca)
